
Arrestato il “corvo” della Santa Sede
CITTA’ DEL VATICANO – È stata arrestata la persona (individuata come il “corvo’”) che avrebbe diffuso i documenti riservati fuoriusciti dalla Santa Sede. Le fonti in circolo in queste ore in ambienti vaticani affermano l’identità dell’uomo relativa al cameriere del Papa, Paolo Gabriele. Tuttavia, si tratta di una notizia non confermata né smentita dalla Santa Sede.
«E’ possibile dire che la persona fermata con l’accusa di aver diffuso documenti riservati è in stato d’arresto», comunica la Sala stampa della Santa Sede dopo che era stato comunicato dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi che «l’attività di indagine, avviata dalla Gendarmeria secondo istruzioni ricevute dalla Commissione cardinalizia e sotto la direzione del Promotore di giustizia, ha permesso di individuare una persona in possesso di documenti riservati». Il “corvo”, dunque, al momento si troverebbe in una «camera di sicurezza in Vaticano».
Nell’Annuario Pontificio, alla figura di Paolo Gabriele è associata la qualifica di “aiutante di camera” del Pontefice tra i ”familiari” del Papa, ovvero appartenente al ristretto gruppo di persone ammesse all’interno della cosiddetta “famiglia pontificia”.
Gabriele, inoltre, è uno dei laici ammessi all’interno delle stanze degli appartamenti papali, nonché facente parte della selezionatissima cerchia di persone che lavorano a contatto con Benedetto XVI. Nello staff di collaboratori del Papa figurano anche quattro laiche, coordinate da una suora tedesca.
Stefano Gallone