
Ariano Irpino, la Prima Comunione diventa Cresima: rissa tra parenti
Rissa tra parenti al ristorante ad Ariano Irpino dopo la Prima Comunione: interviene la polizia
ARIANO IRPINO - Poco ma sicuro, non si è trattato di fervore religioso. Il sacramento della Prima Comunione è stato trasfigurato in una paganissima “cresima” in una nota struttura per cerimonie di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Nella giornata di ieri, domenica 7 giugno, è infatti scattata una maxi rissa tra parenti di differenti bambini, a causa di un pallone non restituito. Lo scontro è avvenuto nell’area esterna di un rinomato hotel della popolosa cittadina irpina, dove si stavano tenendo contemporaneamente i ricevimenti di diverse prime comunioni.
SCHIAFFI TRA GENITORI PER IL SUPER SANTOS DEL FIGLIO - La nota struttura del Tricolle ospitava un gran numero di invitati, e nella pausa tra una portata e l’altra si sono ritrovati a giocare nel cortile una trentina di bambini assieme. Due minorenni, dopo aver iniziato a giocare assieme, sembra si siano scontrati per il possesso di un pallone Super Santos, vera e propria icona post-prandiale campana. In seguito al faccia a faccia tra i due bambini, sono intervenuti i rispettivi parenti. Inizialmente per dividerli. Poi, complice una parola o forse un bicchiere di troppo, sono divenuti loro i veri e propri protagonisti dello scontro.
DA PRIMA COMUNIONE A CRESIMA - Uno dei due parenti, genitore del piccolo, avrebbe intimato all’altro di restituire il pallone al proprio figlio. E la Prima Comunione è diventata rapidamente una Cresima nel senso più fisico del termine: schiaffi, pugni e calci che hanno costretto i responsabili della struttura a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Uno degli adulti coinvolti, secondo quanto riportato da il Mattino, ha riportato un pugno in pieno volto e la rottura del setto nasale.
La festa per la Prima Comunione di diversi bambini è stata così rovinata dagli eccessi degli adulti: la placida comunità di Ariano Irpino, cittadina nota per l’Ariano Folk Festival che in passato ha ospitato tra gli altri Goran Bregovic, Vinicio Capossela e i Modena City Ramblers, finisce di nuovo sulle pagine dei giornali. Stavolta non per il sano pogo musicale, ma per le altrettanto sonore botte di genitori probabilmente alticci e sicuramente scellerati.
Redazione