
Argentina, l’alluvione a La Plata e Buenos Aires fa oltre cinquanta vittime
La Plata – Cinquantaquattro morti, millecinquecento evacuati e danni incalcolabili agli edifici. È il disastroso bilancio dell’alluvione in Argentina. La città di La Plata, a 60 chilometri a sud di Buenos Aires, è stata sommersa da due metri di acqua in seguito alle piogge eccezionali che sono cadute sul paese.
«I corpi delle vittime stanno riaffiorando a mano a mano che le acque si ritirano dalle strade» ha spiegato il governatore della provincia Daniel Scioli. «E sono migliaia – ha poi proseguito – le persone che hanno dovuto abbandonare le loro case per cercare rifugio nei centri di accoglienza».
Gran parte delle abitazioni di questo cittadina argentina, di circa 900 mila abitanti, sono state inondate dalle piogge torrenziali che hanno completamente paralizzato la circolazione. Servizi pubblici e scuole sono rimasti chiusi, nonostante La Plata sia sede di una importante università.
Nei giorni precedenti, le alluvioni hanno provocato la morte di otto persone anche nella capitale argentina. Secondo quanto sostengono i servizi meteorologici, in meno di due ore, martedì sera, sono caduti oltre 400 millimetri di piogge che hanno messo in ginocchio la città.
Il presidente dell’Argentina, Cristina Kirchner, ha proclamato tre giorni di lutto per le 54 vittime causate dalle inondazioni. A renderlo noto è il quotidiano del paese «El Clarin». Papa Francesco ha subito espresso la sua «paterna vicinanza spirituale alle vittime delle alluvioni e alle loro famiglie» e ha invitato le istituzioni civili ed ecclesiastiche a garantire «gli aiuti necessari a quanti hanno perso la casa o i beni personali». «Sono profondamente addolorato» ha detto papa Bergoglio all’arcivescovo designato di Buenos Aires, monsignor Mario Aurelio Poli.
Chiara Piselli
(Foto: fanpage.it, terrarealtime.blogspot.it)