
App e dispositivi ‘salvavita’. La tecnologia in soccorso della salute
La tecnologia è ormai alla base del successo di numerose riuscite in ambito medico, che hanno permesso di apportare dei benefici anche in situazioni disperate. Non è ormai nuovo sentire parlare di stampanti 3D che riescono a riprodurre organi interni, oppure di protesi bioniche che permettono di sostituire arti. Anche nella categoria del benessere però sono stati creati negli ultimi anni dei dispositivi, che aiutano a tutelare la salute della persona. In particolare, l’accento è posto sui brand Apple, Samsung e Microsoft, che tra app, bracciali e orologi si propongono di monitorare e accompagnare la vita dei proprietari. Ma quanto sono realmente utili ed efficaci questi strumenti? E soprattutto vengono utilizzati solamente perché ormai sono una tendenza che fa moda?
iOS 8 APP SALUTE – Apple con il nuovo aggiornamento ha introdotto HealthKit, che permette agli sviluppatori di creare delle applicazioni che siano compatibili con la App Salute. In questo modo tutti i dati raccolti sulle varie App possono confluire, come in un grande database, nell’applicazione Health. Questo vuol dire che i risultati sulla frequenza cardiaca, sulle calorie bruciate o sulla glicemia convergono in un’unica schermata, al fine di far avere al proprietario un quadro completo. Inoltre, sempre con questa versione si può scegliere di creare anche una cartella che contenga dati importanti da utilizzare in caso di emergenza, come il gruppo sanguigno o le allergie.
BREVETTO “SALVA-VITA” APPLE - Come ha rivelato il blog AppleInsider a marzo di quest’anno, l’Apple ha depositato un brevetto per una nuova tecnologia che è in grado di capire quando una persona sta per subire un attacco al proprio fisico, che sia un incidente o un’aggressione. L’allarme su questo dispositivo si inserisce quando il telefono capta dei rumori oltre una certa soglia, oppure dei movimenti bruschi. Nel caso però il proprietario non si trovi in reale pericolo, ha la possibilità di disattivare il segnale entro un tot. di tempo, prima che parta la chiamata d’emergenza. Una volta che questa invece viene lasciata inserita, in automatico viene inviata la posizione in cui si trova il soggetto, tramite il segnale Gps che intercetta l’iPhone.
BAND, IL BRACCIALE MICROSOFT - Microsoft ha lanciato pochi giorni fa sul mercato americano il bracciale fitness Band. Questo strumento è in grado di suggerire, come un vero personal trainer, gli esercizi migliori per mantenersi in forma, permettendo di far bruciare nel minor tempo possibile i grassi in eccesso. Inoltre, monitora la qualità del sonno e il ritmo cardiaco 24 ore al giorno, oltre ad indicare quotidianamente la distanza percorsa e l’andamento del passo. E’ quindi un vero compagno di viaggio, che dando in tempo reale dei dati concreti permette al proprietario di porsi degli obiettivi eseguibili.
SIMBAND, IL PROGETTO SAMSUNG - Come ci tengono a sottolineare dalla casa madre, Simband non è un prodotto, ma è un progetto di riferimento, che serve ad indicare ai produttori ciò che un dispositivo per la salute dovrebbe offrire. I dispositivi basati su Simband saranno in grado di raccogliere informazioni su elementi diagnostici essenziali per la salute della persona, e attraverso SAMI (Samsung Architecture Multimodal Interactions) potranno captare tutti i dati in possesso, da qualsiasi fonte o dispositivo e farli confluire su una piattaforma comune. Questi però sono elementi interessanti soprattutto per i programmatori e i realizzatori di App, mentre per i proprietari di questi futuri prodotti è interessante sapere che potranno usufruire di dati sulla propria salute e spedirli al medico di famiglia, che controllandoli in tempo reale potrà offrire suggerimenti o diagnosi.
Queste nuove invenzioni tecnologiche, brevetti o idee in fase di sperimentazione, contribuiscono sicuramente ad un’analisi reale di dati che altrimenti non sarebbero disponibili nel nostro quotidiano e per molti incentivano la cura del proprio corpo, ma forse non possono realmente sostituirsi ad una diagnosi face to face, o al consulto di un medico. La Digital Health ha però registrato nel 2013 nei soli Stati Uniti, un crescita del 39% sugli investimenti in salute digitale. Un dato non indifferente, che può fare riflettere e solo tra qualche anno stabilire se questa è una moda passeggera o un trend del futuro.
Gloria Maria Rossi
Foto | timedotcom.files.wordpress.com, thenewsnigeria.com.ng, www.qmed.com