Apertura straordinaria: il 24 novembre, a Roma, ingresso gratuito al Museo di Storia della Medicina

MUSEO-DELLA-STORIA-DELLA-MEDICINA-768x402Un’esposizione che crea emozione. Così si presenta il Museo di Storia della Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, che sarà aperto e accessibile al pubblico domenica 24 novembre dalle 10 alle 19, grazie anche alle visite guidate organizzate dal FAI. L’appuntamento per tutti gli interessati è in Viale dell’Università, 34, l’ultimo gruppo di 25 persone entrerà alle ore 18,15.

LA STORIA: Un esempio unico in Italia, una collezione di oltre 10.000 pezzi che costituiscono il ricco e prezioso patrimonio della Penisola, formatasi grazie ad acquisizioni e donazioni nel tempo. Il collezionista più famoso fu Evan Gorga, un tenore di successo, vissuto tra la metà dell’800 e l’inizio del ‘900, dopo aver abbandonato la lirica si è dedicato alla sua dispendiosa passione di radunare oggetti che vanno ad arricchire il patrimonio di diversi musei di Roma. Sono presenti anche oggetti e libri appartenuti al suo fondatore, il medico Adalberto Pazzini. I temi salienti della storia della medicina ci avvicineranno all’ evoluzione del sapere medico occidentale, un vero e proprio viaggio dalla preistoria fino alla medicina genomica: si passerà da oggetti con rilevante valore magico o riguardanti la medicina dei primitivi, al laboratorio dell’alchimista, ad una farmacia del secolo XVIII, ad un laboratorio della strega, alla ricostruzione di una tipica spezieria romana di evo moderno.

UNA SUGGESTIVA ATMOSFERA MEDICA: Sarà un’occasione particolare per calarsi nella suggestiva atmosfera medica attraverso il Quattrocento e il Rinascimento fino al ‘900. Una serie di ricostruzioni di ambienti, intorno ad una piazzetta medievale, voluti da Pazzini stesso nel 1953, ci portano in una wunderkammer: una “camera delle meraviglie”, una sorta di “gabinetto delle curiosità” dove si susseguono vere e proprie scenografie in cui si alternano arredi, rivestimenti di pareti in stucco intorno a strumenti medici originali.

Si potranno vedere vasi da farmacia di manifattura italiana (da Faenza, a Deruta, a Caltagirone), una collezione di bottiglie di San Nicola, farmacie portatili di rara perizia artigiana, passando per vetrerie alchemiche e farmaceutiche dove risplendono vetri azzurri veneziani con ornati a colori e bottiglie dipinte a mano. Ci saranno ancora ferri chirurgici destinati a vari usi, non ultimi gli “alfonsini” del XVI secolo usati per l’estrazione dei proiettili delle armi da fuoco. Un filo che unisce trasversalmente le arti e i saperi dell’uomo.

Buona domenica e buona cultura a tutti!

Chiara Campanella

Share and Enjoy

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Ti è piaciuto questo articolo? Fallo sapere ai tuoi amici

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

 
Per inserire codice HTML inserirlo tra i tags [code][/code] .

I coupon di Wakeupnews