
‘Albergo Italia’ il nuovo romanzo giallo di Carlo Lucarelli
Carlo Lucarelli torna in libreria con il romanzo giallo 'Albergo Italia', una storia ambientata nella colonia Eritrea in epoca fascista
Carlo Lucarelli torna a pubblicare un romanzo giallo dal titolo Albergo Italia (Einaudi 2014, «Stile libero big», € 12,00) e lo fa scegliendo un’ambientazione che gli è particolarmente cara: l’Italia di epoca fascista, già utilizzata come sfondo dei suoi primi romanzi, concentrandosi in particolare sull’occupazione coloniale dell’Eritrea, riprendendo l’ambientazione e alcuni personaggi del romanzo storico L’ottava vibrazione (Einaudi 2008, «Stile libero big», € 19,00).
LA STORIA – Il capitano dei Carabinieri Colaprico viene convocato ad Asmara per indagare su un presunto furto con scasso. Non è felice di quella chiamata che lo ha costretto a un lungo viaggio a cavallo, ma si rende subito conto che il caso merita la sua attenzione: la particolarità è che sembra non essere stato trafugato nulla. Ma a smentire questa ipotesi è l’intuito dello zaptiè Ogbà, un carabiniere indigeno dalle spiccate doti investigative: un’impronta sul pavimento indica la presenza di qualcosa, forse di davvero pesante. Un cassaforte? E se è così, cosa conteneva?
OMICIDIO – Ma non è l’unico episodio a gettare un’ombra di mistero su quei giorni importanti, in cui si sta per inaugurare l’Albergo Italia di Asmara: in una delle stanze viene trovato morto Antonio Farandola, tipografo torinese. Anche in questo caso l’apparenza non inganna i due abili investigatori: quello che sembra un suicidio si rivela ben presto un omicidio goffamente camuffato da un assassino ancora presente in albergo. Che collegamento c’è tra due episodi tanto misteriosi accaduti nello spazio di così poco tempo? E chi può aver ucciso un innocuo tipografo tra gli ospiti del nuovo hotel coloniale? Forse la bella e moderna Margherita. O il misterioso Michele Stevano, geologo di Palermo dal passato oscuro come l’ombra nei suoi occhi. O ancora Sallé Mariàm, segretario forse molto particolare di un mercante greco. La matassa è difficile da sbrogliare per i due investigatori, alle prese con indizi vaghi e fuorvianti e costretti a complicate deduzioni per arrivare alla verità. Che comincia a disvelarsi solo quando Sheitàn, il diavolo in persona, lorderà di sangue la sabbia eritrea, iniziando a smascherare un mistero che arriva direttamente da un oscuro episodio del passato italiano.
I PROTAGONISTI – Carlo Lucarelli torna quindi al giallo un anno dopo Il sogno di volare (Einaudi 2013, «Stile libero big», € 18,00) in cui aveva raccontato una nuova vicenda dell’ispettore Grazia Negro, eroina dei suoi più grandi successi noir. Questa volta l’autore di Parma sceglie addirittura due protagonisti: il capitano Colaprico, carabiniere abile e fedele all’Arma e lo zaptiè Ogbà, ribattezzato «lo Sherlock Holmes abissino» per l’intuito e la capacità di applicare la logica alle indagini. L’esito è nettamente diverso rispetto ad altri precedenti successi: Colaprico e Ogbà sono due personaggi intuitivi e divertenti, ma privi del pathos di Grazia Negro o della goffa dinamicità dell’ispettore Coliandro. Appaiono in questo breve romanzo assai poco approfonditi, lasciando al lettore pochi elementi perché scatti quel processo di identificazione indispensabile per vivere appieno l’emozione di un romanzo.
LA TRAMA – L’intreccio della storia è certamente appassionante e ricco di colpi di scena, per quanto forse si esaurisca un po’ troppo rapidamente. Ma lo stile narrativo con cui vengono esposti gli eventi è quello inconfondibile di Carlo Lucarelli, un autentico maestro del noir. Tuttavia questo breve romanzo non appare ai livelli di molti dei precedenti, alcuni addirittura diventati cult della letteratura contemporanea. E’ la rapidità della trama ciò che forse condiziona ogni altra considerazione: la storia termina in fretta e, seppur ricca di colpi di scena, tuttavia presenta poche sfaccettature e approfondimenti. Lo stesso discorso può essere fatto per i due protagonisti, meritevoli di una raffigurazione non piatta, ma poliedrica. Per questa ragione la speranza è che Lucarelli riproponga questa coppia di detective abile e ben assortita. Ma forse attraverso una struttura e una storia differenti e di maggior spessore.
Daniele Leone
@DanieleLeone31
Carlo Lucarelli, Albergo Italia, Einaudi 2014, «Stile libero big», € 12,00