Affonda una nave sudcoreana: poco chiare le cause

Molta incertezza sul caso. Tra le ipostesi anche un siluro nordcoreano

di Laura Guerrato

 Una nave della Marina militare sudcoreana, con 104 persone a bordo, è affondata nel Mar Giallo, al largo dell’isola di Baengnyeong. Resta un mistero la causa dell’affondamento. In un primo momento infatti gli organi di stampa di Seul hanno affermato che la Cheonan era stata colpita da un siluro nordcoreano e che, prima di affondare, aveva risposto al fuoco, sparando alcuni colpi verso un’imbarcazione non identificata. Ma Kim Eun-Hye, portavoce del presidente sudcoreano, Lee Myung-bak, ha spiegato che “non è chiaro” se vi sia un coinvolgimento nordcoreano, precisando che l’obiettivo degli spari erano dei volatili.

Finora solo 58 militari dei 104 a bordo sono stati tratti in salvo e il governo ha riferito che la priorità è salvare i naufraghi. Al momento, quindi, nessuna ipotesi sembra esclusa: potrebbe trattarsi anche di una mina, oppure di un’esplosione di munizioni a bordo della stessa nave affondata. L’agenzia sudcoreana Yonhap, citando alcune fonti presidenziali, afferma che nessuna imbarcazione nordcoreana si trovava nell’area in cui è affondata la Cheonan e che quest’ultima si trovava in acque territoriali sudcoreane molto a sud del confine.

Il mistero però rimane e l’allerta delle truppe di Seul è ai massimi livelli, anche perché, poche ora prima della tragedia, le forze armate della Corea del Nord avevano accusato Seul di tentare di rovesciare il regime di Pyongyang e avevano minacciato di rispondere con un attacco nucleare.

Purtroppo le tensioni lungo la cosiddetta Northern Limit Line, il confine nel Mar Giallo, a ovest della penisola coreana, non sono nuove. Le due Coree, infatti, hanno combattuto due sanguinose battaglie navali, nel 1999 e nel 2002, sempre lungo la Northern Limit Line, fissata unilateralmente dalle forze guidate dagli Usa alla fine della guerra coreana del 1950-53 e mai veramente riconosciuta dalla Corea del Nord. Solo a novembre del 2009 c’era stato uno scontro a fuoco tra una motovedetta della Corea del Sud e una della Corea del Nord, quando la nave di Pyongyang aveva superato il limite delle acque territoriali, smentendo poi di aver sconfinato. A gennaio di quest’anno la Corea del Nord ha proclamato quattro zone riservate agli spari d’artiglieria, attorno alle isole di Baeknyeong e Daecheong, e ha schierato rampe di lancio per missili lungo la costa.

La tensione quindi rimane alta e forse non si arriverà mai a conoscere la verità sull’affondamento della Cheonan.

 

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