
A Milano il negozio diventa suite
Aggiunto da Chantal Cresta il 19/03/2010.
Tags della Galleria Curiosità, Primo piano
Tags: a milano il negozio diventa suite, appartamenti, Assessorato al Turismo, casa, comune di Milano, crisi economica, Curiosità, Esposizione Internazionale del Mobile di Milano, expo 2015, hotel Townhouse, imprenditori, internet, Lifestyle, lusso, Milano, negozi, Regione Lombardia, suite, via goldoni, Wireless
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La crisi ha costretto migliaia di negozi a chiudere anche nel centro di Milano. Ora, un nuovo piano urbanistico trasformerà i vani inutilizzati in mega appartamenti
di Chantal Cresta
Una volta via Goldoni a Milano era considerata la strada delle botteghe, ora sarà più nota come la via delle suite di lusso.
Negli ultimi mesi, infatti, a causa della crisi economica otto – diecimila negozi in tutta Milano sono stati costretti a chiudere i battenti e così si sono moltiplicati i locali in disuso. Si tratta di migliaia di metri quadri vuoti che tra poco saranno trasformati in appartamenti d’albergo di super lusso e la strada milanese che per prima accoglierà le nuove abitazioni è proprio il numero 33 di via Goldoni.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Milano e dall’Assessorato al Turismo della Regione Lombardia, si chiama Town@House Street ed è nato dalla collaborazione di Alessandro Rosso, fondatore della catena di hotel di gran lusso Townhouse, e di Simone Micheli, architetto e designer d’interni. Lo scopo – dicono gli ideatori – è di dare vita a una catena di suite raffinate ed hi-tech immerse totalmente nell’atmosfera della città.
In effetti, l’idea è innovativa e le suite saranno pensate per unire le comodità di un albergo a sette stelle con l’intimità della casa. I vani degli ex negozi verranno interamente ristrutturati divenendo dei veri appartamenti dotati di bagno, guardaroba, zona cucina e salone con ingresso direttamente sulla strada. Ogni casa sarà caratterizzata da un suo particolare stile di arredo ed uso del colore, mentre dei giganteschi pannelli raffiguranti i monumenti più belli di Milano, rivestiranno ogni muro interno delle case.
Le stanze saranno completamente cablate e dotate di accessi Wireless, Internet ad alta velocità e switch per consentire connessioni simultanee alla Rete. La sicurezza dei locali sarà garantita da un sistema di video sorveglianza sempre attivo mentre le classiche vetrine verranno sostituite con schermi antisfondamento che daranno la possibilità di guardare la via senza essere visti dall’esterno. Il risultato sarà assolutamente suggestivo – assicurano i due ideatori – “In pratica si è immersi nella città, si possono osservare le luci della strada, entrare a contatto con il paesaggio, con i suoi abitanti, come si fa al tavolino di un bar all’aperto”.
Il progetto ha riscosso subito grande entusiasmo tra le Amministrazioni lombarde. Massimiliano Orsatti, assessore al Turismo non ha avuto dubbi nel sostenere l’iniziativa fin dalle sue prime fasi di progettazione: “Ciò che mi ha spinto ad appoggiare questo progetto” — ha affermato — “è la sua capacità di coniugare due eccellenze ambrosiane: la grande tradizione alberghiera e la ricerca creativa del design. Un connubio che genera nuovi spazi urbani che raccontano l’identità più intima della città”.
All’entusiasmo delle istituzioni locali si è aggiunto il favore di decine di imprenditori milanesi, romani e fiorentini che hanno chiesto in forze di collaborare al piano di riqualificazione. Non sono stati i soli: l’operazione li vede in competizione con altre decine di imprenditori provenienti da Lisbona, Parigi e New York. Tutti bramano per avere una fetta pur piccola di quella che, a quanto pare, sta diventato la nuova “colonizzazione di lusso” di Milano in vista dell’Expo 2015.
In via Goldoni sono stati già ristrutturati 4 appartamenti di 35 metri quadri ed uno “doppio” di 50 metri quadri che saranno presentati ufficialmente, insieme al progetto Town@House Street, tra 14 e il 19 aprile venturo, alla prossima Esposizione Internazionale del Mobile di Milano.
Bellissimo Post, complimenti. Blog inserito tra i preferiti.
Buongiorno, ho letto l’articolo e lo trovo interessate. Un’analisi sulle sorti milanesi a dir poco veritiera.
A presto, Buon lavoro!