12 anni schiavo: l’orrore della schiavitù, tra storia e attualità

12 anni schiavo recensioneDopo un po’ non ce la fai. Senti che è troppo, che l’occhio della macchina fisso sullo strazio e sul dolore dei personaggi di 12 anni schiavo insiste quasi a penetrare dentro quei corpi tormentati. E devi chiudere gli occhi, voltare lo sguardo, cercare di resistere a quella violenza fisica e psicologica quasi insopportabili che il regista Steve McQueen mette in scena per raccontare l’atrocità della schiavitù. Ti ritrovi così a fare grandi sospiri per vincere l’inquietudine che ti trasmette e che ti pervade dentro.

Ecco la recensione.

I 12 ANNI DA SCHIAVO DI SOLOMON NORTHUP – Interpretato da Chiwetel Ejiofor (già visto in Amistad, 1997) Solomon Northup è un afroamericano libero di New York, benestante e talentuoso violinista. Suo padre, Mintus Northup, era stato uno schiavo nero poi liberato. Siamo a metà del XIX secolo, in un Paese come gli Stati Uniti profondamente diviso tra un nord considerato zona franca per gli schiavi grazie ai movimenti abolizionisti e una cultura antischiavista condivisa, e un sud le cui attività agricole giustificavano la necessità di manodopera schiavile. Erano gli anni che avrebbero preceduto la guerra civile americana.

L’incubo di Solomon, una specie di favola capovolta dei fratelli Grimm in cui il personaggio nulla voleva se non rimanere accanto alla propria famiglia per migliorarne l’esistenza, inizia nel 1841 con l’incontro di due uomini che gli offrono di lavorare esibendosi col violino in un circo itinerante. Saranno loro, il “Gatto” e la “Volpe” di questa storia, a venderlo a sua insaputa ad un mercante e a dare inizio a questi lunghi 12 anni di Solomon Northup come schiavo. Derubato della propria vita e identità (il suo nome da quel momento in poi sarà Platt), come merce viene venduto a diversi proprietari, tra cui William Ford (Benedict Cumberbatch) che nonostante i ruoli lo tratta con rispetto, e Edward Epps (Michael Fassbender) il più crudele di tutti, conosciuto per le pratiche disumane nei confronti degli schiavi. Le brutalità e le violenze che Platt subirà e di cui sarà testimone scandiranno tutti i giorni della sua esistenza, anche dopo la liberazione avvenuta grazie all’incontro nel 1853 con Samuel Bass (Bratt Pitt che è anche co-produttore del film), un carpentiere anti-schiavista che permetterà a Solomon di ritrovare la strada verso la libertà.

12 anni schiavo12 YEARS A SLAVE, DAL LIBRO AL FILM – Steve McQueen, regista britannico quarantacinquenne di Hunger e Shame, con cui ha consacrato l’attore Fassbender, da tempo pensava di raccontare i terribili anni di vergogna degli Stati Uniti durante lo schiavismo. Fu la moglie a scoprire l’esistenza della biografia di Northup, un’odissea che lo stesso protagonista scrisse e pubblicò quando, da attivo abolizionista, cominciò a tenere diverse conferenze in giro per il Paese per raccontare la sua incredibile vicenda. La trasposizione, per intenderci, è intensa quanto il passaggio dalla lettura del Diario di Anna Frank, tassello fondamentale della storia europea, ai documentari girati nei lager nazisti durante l’Olocausto. In contemporanea all’uscita del film nelle sale italiane, Safarà Editore ha pubblicato la traduzione italiana del romanzo che non sarà solo in libreria, ma anche nei migliori cinema del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.

Lo schiavismo, sebbene fosse un tema ampiamente presente nella cinematografia anche degli ultimi anni (basti pensare a The Butler, Django Unchained e Lincoln), non era mai stato trattato in modo così drammatico, veritiero, intenso, quasi a rompere un tema spesso considerato un tabù hollywoodiano. Mai con sguardo morboso ma con la dovuta attenzione del documentario storico.

Il regista e lo sceneggiatore John Ridley sono riusciti a rappresentare un uomo che suscita empatia ma non pietà, perché anche se non si rassegna mai al suo stato di schiavo e “lotta” per sopravvivere, non lo fa come un “eroe”, ma semplicemente non lasciandosi andare alla rassegnazione. Solo in un’interminabile scena, girata come un unico piano sequenza, sembra trovare il coraggio di ribellarsi: quando, costretto a frustare a morte la schiava Patsey (Lupita Nyong’o), trova la forza di ribellarsi al padrone maledicendo lui e gli uomini chi si macchiano di tali soprusi tra esseri viventi.

LA CORSA VERSO L’OSCAR – Che 12 anni schiavo fosse una pellicola di successo si era capito sin dall’inizio. Lo conferma la vittoria ai Golden Globes 2014 come miglior film drammatico, quella ai Bafta 2014 e le 9 nomination agli Oscar per miglior film, regia, attore protagonista Chiwetel Ejiofor, sceneggiatura non originale, miglior attore e attrice non protagonista, Michael Fassbender e Lupita Nyong’o, scenografia, costumi e montaggio. E sono in molti a giurare che il 2 marzo la pellicola farà bottino di statuette al Dolby Theatre di Los Angeles. Steve McQueen, se vincesse l’Academy Award per la regia, sarebbe il primo regista di colore a conquistare l’ambita statuetta.

Perfetta anche la colonna sonora tra blues, gospel, un po’ di soul e R&B. Musiche originali di Hans Zimmer e brani di John Legend interpretati da vari artisti tra cui Alabama Skhaks, Alicia Keys, Laura Mvula e Cody Chessnutt.

12 anni schiavo Solomon NorthupLA SCHIAVITÙ OGGI –  La pellicola non fa solo riflettere sulla storia di una delle pagine più nere della storia americana. Solomon Northup è un eroe senza tempo che combatte per i propri diritti, come tanti uomini e  donne che ancora oggi, nel XXI secolo, sono sfruttati e ridotti in condizioni disumane. Per questo Amnesty International ha patrocinato l’uscita del film in Italia: la schiavitù e lo sfruttamento esisteno ancora e non solo in Paesi come la Mauritania, l’Asia meridionale o Quatar. In Italia, nel settore agricolo soprattutto, ogni giorno si registrano gravi forme di sfruttamento dei lavoratori migranti, sottopagati e privati dei principali mezzi per garantire loro una esistenza dignitosa.

12 anni schiavo arriverà nelle sale italiane giovedì 20 febbraio.

Valentina Gravina

@valegravi

Foto boxofficebenful.blogspot.com

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