“Forme di vita del genere umano a colori”: intervista al cantante Stefano Piro

Milano- Milanese, cantante, classe 1976, Stefano Piro torna sulla scena musicale col suo nuovo album “Forme di vita del genere umano a colori”, dopo i precedenti “Amaro” (Sony Columbia), “Notturno Rozz” (Delta Dischi/Warner Chappel) e “Sun glasses under all stars” (Ragoo Production/Edel).

Ma non c’è solo musica nel suo passato, presente e futuro: Stefano Piro si è dedicato anche ad importanti film documentari, come “Standing Army”, sulle basi americane nel mondo, e a spettacoli teatrali, come ““Revolver a La Milonga” (testo drammatico, interpretato da Angela Quaquarella e Mauro Rossi).

In uscita, da gennaio, il suo nuovo disco “Forme di vita del genere umano a colori”: vista la tempistica, ne abbiamo approfittato per fare quattro chiacchiere insieme.

Su cosa sarà incentrato il suo nuovo album?
Sul punto di vista più lontano possibile: avrà tratti ironici, ma duri nel loro concetto. Sento la necessità di trasmettere energia e opinioni anche sul sociale. Guardando da lontano la nostra piccolezza, immaginando, salta più all’occhio l’importanza di ogni singola esistenza: sono intristito nel vedere il mondo lasciarsi andare, senza più il minimo rispetto per se stesso.

Perché questo titolo “Forme di vita del genere umano a colori”?
Perché ogni canzone è abbinata ad un colore, ad una tinta del nostro vivere, per concludersi poi con la dolce follia nel bianco.

Ci sono canzoni a cui è più affezionato e, se sì, perché?
No, tengo a tutti i brani scritti: in ognuno, c’è un’emozione eternizzata.

Si è dedicato ad importanti documentari sulle basi americane nel mondo, come “Standing Army”: da che cosa è nato questo progetto?
Tutto è nato dalla mia fraterna collaborazione con Enrico Parenti, uomo che stimo molto: lui dà le immagini alle mie musiche, io le musiche alle sue immagini. Standing Army è scioccante e, purtroppo, è realissimo.

Per concludere, su quali progetti si concentrerà ora?
Concerti, uno spettacolo teatrale di tango, il nuovo disco degli Arm on Stage, un nuovo grande progetto con Enrico Parenti (di cui non posso dire niente) e una produzione molto particolare Neripè.

Nadia Galliano

Foto || via paroleedintorni

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