
“Effetto Biennale”: un dialogo creativo in terra di pace
Rassegna internazionale d’Arte Contemporanea ad Assisi
Di Natalia Radicchio
Assisi – Quando l’arte è portavoce dei sentimenti di pace e fratellanza fra i popoli, senza distinzioni di nazionalità, razza o tendenza artistica, anche chi non ha molta confidenza con tempere e pennelli viene travolto da una fervida e liberatoria ispirazione. E se tutto ciò avviene nella città dell’accoglienza e della pace per eccellenza, dove scorci di silenzio e d’incanto ricordano il messaggio profetico di Francesco, l’emozione si ritrova amplificata.
La Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze, che nel dicembre scorso ha chiuso la sua settima edizione con un grande successo di pubblico e di artisti partecipanti (oltre 650, provenienti da 78 Paesi), dal 2001 è partner ufficiale del programma delle Nazioni Unite “Dialogo fra le Civiltà”, un impegno che onora attraverso una serie di appuntamenti che pongono in risalto i sentimenti di fratellanza, pace e solidarietà tra i popoli.
Congrua a tale impegno è stata l’inaugurazione della prima edizione di “Effetto Biennale - Dialogo tra le Civiltà”, avvenuta sabato scorso nella splendida cornice della Pinacoteca Comunale di Assisi.
Questa rassegna internazionale d’Arte Contemporanea, promossa dalla Biennale tramite il suo Ente Organizzatore Arte Studio e patrocinata dal Comune di Assisi, fa parte di una serie di eventi ideati per l’anno 2010 con l’intento di valorizzare gli aspetti sia culturali che commerciali delle opere degli artisti che hanno partecipato alle passate edizioni della Biennale.
Come ha affermato Bianca Laura Petretto, Storica dell’Arte e Curatrice della rassegna, «assecondare le trasformazioni e superare i confini è l’attitudine e l’impegno costante di Effetto Biennale. Dal fenomeno Biennale, fucina di idee, espressioni, creatività, luogo di incontri tra artisti internazionali e amanti della cultura e dell’arte, si genera un nuovo percorso».
Un percorso che accoglie alcune fra le realtà artistiche contemporanee più interessanti in luoghi espositivi prestigiosi e carichi di storia, arte e cultura, come il Palazzo dei Priori – oggi sede del Municipio, dell‘Azienda di Turismo e della Pinacoteca – sito nella Piazza del Comune di Assisi, che costituisce il centro della città e il fulcro della vita sociale, culturale e politica.
Proprio nella Pinacoteca, che contiene opere di Giotto, Puccio Capanna e Andrea d’Assisi, nonché un ricco nucleo di affreschi e dipinti dei secoli XIV-XVII, i Professori Pasquale e Piero Celona, Presidente e Direttore Generale della Biennale, assieme alla dott.sa Petretto e alle Autorità cittadine, hanno presentato Assisi 2010 ai visitatori e ai numerosi addetti ai lavori intervenuti.
Nella prospettiva di un’esperienza basata proprio sull’incontro tra diverse culture e espressioni artistiche, trenta artisti selezionati da un Comitato Scientifico Internazionale offrono, fino all’11 luglio, un affaccio su una singolare varietà di forme d’arte tra pittura, scultura, arte digitale, fotografia e installazione.
Tra gli artisti stranieri presenti, il russo Vladimir Petrov-Gladky, l’australiana Joanna Lefroy Capelle e il giapponese Sumio Inoue, primo premio per la fotografia alla Biennale di Firenze del 2007.
Paul Ygartua, compagno di John Lennon all’Art College di Liverpool negli anni Sessanta, e conosciuto a livello internazionale per i murales dedicati ai nativi americani, propone un suo esempio d’espressionismo astratto.
L’artista vastese Mario Pachioli, scultore di fama mondiale, è presente con alcune notevoli opere in bronzo, frutto del suo più recente lavoro di ricerca. Giovanni Iovene, da tanti anni operante in Umbria, omaggia Assisi con il suo “Raggio di Pace”, le cui campiture di cromie calde e aranciate si fanno portatrici di calore umano e quiete.
La catanese Katia Aiello sembra descriversi in una composizione di quattro opere complementari in cui l’elemento femminile è messo in risalto attraverso un linguaggio cromatico essenziale che gioca sul nero delle tragiche esperienze di vita e sul bianco della luce e della speranza, cui fanno da filo conduttore il segno e il colore distintivi della passione inestinguibile.
In un mondo colmo di paure, affanni, eccessive distrazioni e infinite corse all’oro, dove cento religioni e sessantamila uomini dicono la loro, la vera arte riporta dunque agli aspetti semplici e universali dell’esistenza. Ed è con le parole di Walter Togni che vorrei concludere questa mia parafrasi lasciando a voi la scelta di intingervi nel resto di un proficuo dialogo creativo: «l’artista deve continuamente cercare il punto cardine su cui ruota tutto. Trovare la verità è il suo compito, facendo ricorso alla ricchezza intellettuale che è la capacità di riconoscere l’essenza delle cose e della vita, spingendosi oltre le apparenze. In questa capacità risiede il genio che, attraverso il setaccio storico-sociale della sua epoca, conduce alla luce. Ecco dove porta il mio “Tunnel Genesis”».
Dal 03 luglio all’11 luglio 2010 (orario: 10.00 – 20.00) presso
Sala Pinacoteca e Galleria delle Logge, Assisi, Piazza del Comune
INGRESSO LIBERO
Per informazioni:
055-3249173 • info@artestudio.net
HYPERLINK: http://www.florencebiennale.org/
Foto: www.equilibriarte.org; www.guanciarossa.it; www.galerie-du-fleuve.com