Zenga, l’esonero e quel velato riferimento alla Juventus

Esonerato alla prima sconfitta interna, Zenga non sembra aver gradito la decisione presa dalla Sampdoria. Ma la squadra stava veramente andando così male?

zenga

Walter Zenga, per l’ex allenatore della Sampdoria un addio al veleno

Alla fine le voci sono diventate realtà, e Walter Zenga ha dovuto lasciare la panchina della Sampdoria. Esonerato, o, se preferite «sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra», a causa di prestazioni che, evidentemente, dalle parti di Corte Lambruschini non sembrano essere state giudicate come sufficienti. Così, mentre Ferrero, che fino a pochi mesi fa si esprimeva con parole al miele nei confronti dell’Uomo Ragno, coltiva il sogno Montella, l’ex portiere azzurro di Italia ’90 chiude in anticipo la sua esperienza in blucerchiato, rilasciando dichiarazioni che a Genova – e non solo –  sembrano destinate a far discutere.

QUEL RIFERIMENTO ALLA JUVENTUS – Nessuna sfuriata, intendiamoci, ma Zenga è sempre stato in grado di farsi capire anche tra le righe. Così, quel «lascio una squadra in decima posizione in classifica, con due punti in meno della Juventus», riportato da Ansa a poche ore dall’esonero, suona come una rivendicazione di dissenso nei confronti della scelta operata dalla società. Come a dire che la squadra, tutto sommato, non stava andando male, nonostante il calendario l’avesse portata in pochi ad ospitare le big del campionato, tutte, o quasi, tornate a casa orfane dei tre punti. L’unica eccezione, la Fiorentina due giorni fa, gli è costata il posto. Decisione affrettata? Forse si, perchè i numeri parlano chiaro, e l’unico rimprovero che si può fare a Zenga riguarda la tenuta della squadra in trasferta, a fronte di tecnici e squadre decisamente più deludenti e altrettanto stranamente sicuri del posto.

UN ALTRO EX NEL FUTURO? – Ora a raddrizzare la rotta esterna ci dovrà pensare il prossimo allenatore, il quale dovrà per forza di cosa convivere con il confronto con il tutt’altro che mediocre lavoro svolto dal suo predecessore. Ferrero è già a Firenze, per convincere i Viola a “liberare” Vincenzo Montella senza far valere la clausola milionaria che lo lega al club dei Della Valle, mentre il tecnico sembrerebbe disposto ad abbassarsi l’ingaggio pur di tornare in quella Genova che da attaccante lo lanciò nel calcio che conta. Il dopo-Zenga sembra essere già iniziato,anche se lo spettro di Walter potrebbe tornare presto. Chissà, magari proprio in seguito alla prima sconfitta interna.

Carlo Perigli

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