
W Aids, scritte omofobe sui manifesti di Omphalos a Perugia
I cartelloni, affissi in vista della Giornata Mondiale contro l'Omofobia e la Transfobia, sono stati imbrattati nella notte. Dura la condanna di Omphalos
“W AIDS“, questa la scritta apparsa nella notte su alcuni cartelloni affissi per tutta Perugia da Omphalos Arcigay Arcilesbica nell’ambito delle iniziative organizzate per la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia, in programma per il prossimo 17 giugno in tutta Europa. Manifesti recanti la scritta “Alcune persone sono gay. E contano su di te“, che probabilmente a qualcuno non sono piaciuti, tanto da volerci “aggiungere” la discriminatoria equazione secondo la quale gli omosessuali sono portatori di Aids.
CANCELLATE QUESTA MATTINA – Le scritte sono state comunque cancellate questa mattina, quando alcuni volontari di Omphalos si sono dati appuntamento per ripulire i manifesti imbrattati.«La presenza in piazza è ora ancora più importante – ha dichiarato Emidio Albertini, co-presidente di Omphalos – sappiamo che la stragrande maggioranza delle cittadine e dei cittadini di Perugia non ha niente a che fare con chi commette simili azioni dettate da odio, ignoranza e stupidità. Per questo – ha aggiunto – la Giornata Mondiale contro l’Omofobia e la Transfobia è un momento importante per ribadire insieme che la società che vogliamo è una società inclusiva, che non discrimina e uguale per tutte e tutti. Partecipare agli eventi di questa giornata – ha concluso Albertini – significa esprimere il proprio supporto ad una battaglia di civiltà».
LE DICHIARAZIONI DI OMPHALOS – Sempre da Omphalos è arrivato un commento di dura condanna verso tali fatti, espresso dalla co-presidente dell’associazione Patrizia Stefani. «Questi episodi non fanno altro che ricordarci che l’omofobia è qualcosa di estremamente reale e purtroppo ancora presente nella nostra società. C’è chi si ostina ad affermare che in Italia le persone omosessuali e transessuali non subiscono alcuna discriminazione – ha proseguito – e che omofobia e transfobia sono solo un’invenzione dei movimenti gay. Bene, a voi stabilire se nel 2015, in un Paese che si definisce civile, una campagna di sensibilizzazione contro le discriminazioni debba essere imbrattata con scritte omofobe. Evidentemente qualche problema c’è ed è bene che le istituzioni se ne facciano carico, ad esempio portando all’approvazione del testo di legge contro l’omofobia.»
Carlo Perigli
@c_perigli
foto: gay.it