Volete smettere di fumare? Per voi c’è il vaccino

E’ uno dei rimedi al vizio più volte combattuto, spesso senza esiti positivi

di Chiara Campanella

1151676_no_smokingCerotti, liquirizia, dolci e fritti a volontà. Sono solo alcuni dei metodi usati dagli accaniti per smettere di fumare. Ma non bastano. Oggi arriva il vaccino NicVax che sarà commercializzato grazie ad un accordo tra GlaxoSmithKline e  NABI.

Ecco un altro rimedio. “Finalmente smetto di fumare”, oppure “magari fosse la volta buona”, questo è quello che penseranno molti fumatori . In effetti tutto sembra far presagire che avrà i suoi risvolti positivi e che andrà per il meglio. L’approccio terapeutico si  basa, infatti, su anticorpi specifici capaci di legare molecole di nicotina come un qualsiasi patogeno, impedendo così alla sostanza di superare la barriera emato-encefalica e quindi passare dal sangue al cervello. Dunque niente nicotina nel cervello, zero piacere e zero assuefazione. C’è di più: gli anticorpi rimangono in circolazione. Per questo  si eliminerebbe anche il rischio di ricaduta.

Finalmente  la soluzione  al  problema fumo? Perché no, potremmo essere sulla retta via. Oppure  sembra essere piuttosto la speranza dei più che non sono riusciti a smettere di fumare imponendo la propria forza di volontà, o di chi le ha provate talmente tante che, alla fine, proverà anche questa. Magari è la volta buona, appunto.  Tuttavia, anche alcuni studiosi sono un po’ perplessi. Purtroppo  nove persone su dieci riprendono il vizio nel giro di un anno. Inoltre, bisogna considerare non solo la dipendenza alla nicotina, ma anche tutta la ritualità del gesto. L’abitudine all’aroma del tabacco che si attacca ai vestiti, l’importanza estetica di stringere tra le labbra una sigaretta come i veri divi: sono altre variabili da non sottovalutare. Entra in gioco anche il fattore psicologico. Cosa c’è di meglio di una sigaretta in compagnia per non sentirsi “fuori luogo”? E’ un modo per far parte del gruppo.  Allora smettere di fumare diventa sempre più complicato e la volontà diminuisce.

Ne inventano di tutti  i colori pur di ostacolare il brutto viziaccio. Persino i giapponesi hanno iniziato a cercare soluzioni, come quella della sigaretta elettronica. Niente tabacco, niente nicotina, niente catrame e niente accendino. Ma allora della sigaretta cosa rimane? Niente, a parte la forma e un led rosso che si accende a ogni aspirata, quando uno spruzzatore riempie la bocca del fumatore di una innocua nebbiolina. La sigaretta si ricarica con un cavo USB e ogni ricarica basta per mezzo pacchetto. Certo, rimane il problema della dipendenza da nicotina.. Funzionerà davvero?

1049528_smokyOltre a far male alla salute,  il fumo in macchina distrae più del telefonino.  Per accendere una sigaretta alla guida dell’auto servono in media due secondi. Tempo in cui l’attenzione del conducente è esclusivamente rivolta alla sigaretta: prendere il pacchetto, estrarre la sigaretta, cercare l’accendino in tasca o quello dell’auto. Inutile parlare del fumo che rimane dentro la macchina che di certo non giova alla salute. Allora interviene il progetto UE a vietare il fumo in auto. Già in alcune nazioni sono stati presi dei provvedimenti in merito come a San Marino, in Inghilterra, in alcune regioni del Canada e degli Stati Uniti dove gli automobilisti fumatori vengono multati.

I rimedi dunque sembrano esserci, ma la maggior parte risultano completamente inefficaci. Basta pensare alla campagna pubblicitaria che troviamo sui pacchetti di sigarette: “ il fumo provoca cancro mortale ai polmoni”,  oppure “il fumo in gravidanza causa malattie al bambino”. E’ un falso slogan.  Avete mai visto qualcuno che smette di fumare dopo aver letto queste orrende frasi? No. Il motivo c’è ed è molto semplice, come ci riferiscono alcuni psicologi del lavoro. Gli ordini, infatti, non vengono quasi mai recepiti dalle persone, o meglio, hanno un effetto istantaneo.  Per questo le frasi forti e violente sui pacchetti non funzionano  a lungo termine, così come  quando si impone qualcosa a qualcuno.

Volete sapere chi vince in tutta questa storia? Chi possiede più forza di volontà,  come del resto anche per tutte le altre cose della vita… qualora si desiderino veramente.

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