
VIDEO Noemi e Mengoni, ecco l’omelia del vescovo di Noto
Monsignor Stagglianò, vescovo di Noto, ricorre spesso alla musica leggera per le sue prediche: eccolo alle prese con Noemi e Mengoni
Noto – Monsignor Antonio Staglianò non è nuovo alle performance artistiche dal pulpito; appassionato di musica contemporanea, non si è mai tirato indietro dall’utilizzare anche i cantautori più recenti nel suo apostolato. Interpretando Noemi e Mangoni, in queste ore il vescovo di Noto è diventato una star del web.
NOEMI e MENGONI – La predica di Staglianò comincia proprio citando una canzone di Noemi, “Vuoto a perdere”, prima di passare a “L’essenziale” di Marco Mengoni: un doppio viaggio nella musica leggera italiana che tanto piace ai nostri giovani e che consente al presule della cittadina siciliana di veicolare in modo diverso i contenuti della predicazione cattolica. La performance canora di monsignor Staglianò sui è svolta a Scicli, in provincia di Ragusa, durante una messa alla quale erano presenti molti giovani.
CANZONETTE – La preparazione teologica del vescovo canterino non è mai stata messa in discussione, così come non lo è il suo approccio pastorale, anche se può far sorridere ascoltare questa musica durante un’omelia. Eppure «il Vescovo deve citare le canzonette per farsi capire», ha dichiarato proprio monsignor Staglianò, non certo nuovo a queste intuizioni pastorali, che proseguiranno anche in futuro: «sto imparando l’ultima di Marco Mengoni. Ma non il “Guerriero”. L’ultima. Non so se questa la sapete. Si chiama “Essere Umani”. Hai capito? Mengoni mi ruba i temi delle prediche!».
VAGABONDO – Monsignor Staglianò è da tempo che utilizza questo approccio nelle sue prediche, in particolare quando si rivolge ai giovani, come in questa occasione: parlando ad alcuni dei cresimandi della sua diocesi, ha anche spiegato il motivo di questa scelta: «Il motivo? Parlare della verità dell’amore e non dell’amore fine a se stesso e basato su semplici belle parole». L’amore al centro del messaggio cristiano, quindi, raccontato e cantato dalle voci che amano i giovani.
Mentre altre diocesi soffrono per la rigidità dei conservatori pre-conciliari, capaci anche di rifiutare la concelebrazione eucaristica, la Chiesa ritrova il suo spirito di annuncio di frontiera anche grazie a questi pastori, semplici eppure profondi. E alla loro musica.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio