
VIDEO Legge di Stabilità: bagarre alla Camera tra M5S e Pd
La Camera dà il via libera alla Legge di Stabilità, ma è scontro tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico
Roma – La Camera ha dato il via libera al Ddl relativo al bilancio di previsione dello Stato e alla nota di variazione. Il voto in Aula si è concluso con 258 voti a favore, e 103 contrari. Soltanto tre invece sono state le astensioni, in uno dei voti decisivi per la Legge di Stabilità.
DICHIARAZIONI DI VOTO AL VELENO – Il passaggio odierno alla Camera e le dichiarazioni di voto non sono state però esenti dalle polemiche. Il Movimento Cinque Stelle è tornato a fare la voce grossa con il deputato Giorgio Sorial, il quale nel suo intervento si è scagliato duramente contro il Partito Democratico, tirando in ballo la presenza di lobbisti all’interno del Parlamento, proprio durante andavano avanti i lavori sulla discussa legge di stabilità.
La parole usate dal grillino Sorial sono state piuttosto forti, tanto da fare intervenire Laura Boldrini. Il presidente della Camera ha richiamato il deputato, e lo ha invitato a utilizzare un linguaggio più consolo all’Aula di Montecitorio. «A decidere non sono i ministri, non sono i sottosegretari o i deputati, sono i lobbisti, gli affaristi, come De Benedetti» , ha dichiarato Sorial nel corso del suo discorso in Aula, mentre i colleghi di partito hanno mostrato in contemporanea dei cartelli sui quali compariva la scritta «Caro Pd decido io» e una foto di Luigi Trivelli. Poi ha proseguito ancora, rincarando la dose, e citando una telefonata proprio di Trivelli, intercettata a Montecitorio da alcuni parlamentari grillini. Trivelli è quindi definito un lobbista, e secondo l’avviso del M5S, il Partito Democratico starebbe promuovendo gli interessi di quest’ultimo e di altrettanti affaristi.
LA REPLICA – Non è si è fatta attendere la replica del Partito di Renzi, affidata a Roberto Speranza. «Quando non si è abituati alla democrazia – ha dichiarato Speranza – c’è bisogno di un po’ di tempo per imparare le regole. Questa è l’Italia che noi non vogliamo, che noi fermeremo». Quella del movimento di Grillo non è stata però l’unica critica a essere avanzata contro la legge di stabilità. Dure valutazioni sono state espresse anche da Forza Italia e Sel.
Angela Piras