
VIDEO ‘Kobane Calling’, il reportage di Zerocalcare arriva in edicola
Internazionale ha annunciato per il 16 gennaio l'uscita di 'Kobane Calling', il reportage a fumetti scritto da Zerocalcare, da poco tornato dal Kurdistan
Venerdì 16 gennaio verrà pubblicato su Internazionale “Kobane Calling” il reportage – o storiona, come preferisce chiamarla l’autore, prodotto da Zerocalcare, noto fumettista romano, da poco tornato da Kobane, nel Kurdistan siriano. Un testo di quaranta pagine, del quale una piccola parte è stata pubblicata in anteprima in un video diffuso oggi dalla rivista, per raccontare un’esperienza unica, vissuta insieme alla ‘Staffetta romana per Kobane’, un gruppo di otto attivisti romani partiti con l’intento di capire la resistenza del popolo curdo di fronte agli attacchi dell’Isis e di analizzare l’innovativa forma di autogoverno che dal 2012 caratterizza diversi paesi e città della zona curdo-siriana.
IL CONFEDERATISMO DEMOCRATICO – Un esperimento politico tutt’altro che trascurabile, troppo spesso sottaciuto dai media che si occupano del conflitto siriano, che sembra aver colpito il giovane fumettista, da sempre attivo nei movimenti politici e sociali. «[D]a due anni a questa parte – ha spiegato Zerocalcare nel corso di un’intervista rilasciata a fumettologica.it – questa zona siriana è stata affrancata dagli uomini di Assad e ha proclamato quello che loro chiamano ‘confederatismo democratico. La zona è divisa in tre cantoni ed è regolata su una sorta di contratto sociale avanzatissimo, rispetto anche all’Occidente. Ha come principi l’emancipazione femminile, la convivenza pacifica di tutte le religioni, di tutte l’etnie, l’ecologia».

Zerocalcare insieme ad altri esponenti della Staffetta Romana per Kobane (foto: facebook.com/staffettaromanaperKobane)
POLITICO E PRIVATO – Un rapporto, quello con il Kurdistan, che Zerocalcare coltiva già dalla fine degli anni novanta, quando Ocalan arrivò a Roma. Per lui, da sempre vicino ai centri sociali, fu l’inizio di un lungo percorso, la cui ‘ultima’ tappa è stata segnata con il viaggio umanitario a Kobane, dove la Staffetta ha portato farmaci e raccolto testimonianze. Per lui anche un modo per scrivere il reportage a fumetti sulla situazione, sfruttando la popolarità del suo tratto al fine di diffondere consapevolezza sull’esistenza di una realtà politica ed organizzativa troppo spesso, vale sicuramente la pena ripeterlo, dimenticata dai mass media.
Carlo Perigli
@c_perigli