
VIDEO Contro il bullismo: condividilo e sparirà
Aggiunto da Alessia Telesca il 11/04/2014.
Tags della Galleria Sociale, Video News
Tags: bullismo, cyberbullismo, facebook, Share it to the end
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Il bullismo è un fenomeno esistente in ogni parte del mondo, ne sono vittime persone di ogni età, dalle più giovani alle più adulte, e sembra non esistere una soluzione univoca e veramente risolutiva, poiché colpisce le vittime nel profondo della propria anima e risveglia le paure più intime.
CHE COS’É IL BULLISMO - Nella sua definizione più pura, il termine bullismo indica tutte quelle azioni e quei gesti compiuti con intento violento, messi in pratica da una persona per prevaricare, prepotentemente e con differenti metodologie, su di un’altra, che si ritrova relegata nel vero e proprio ruolo di vittima. Sono differenti le azioni che il bullo mette in atto per spadroneggiare sui bersagli da lui scelti; si passa da parole offensive, scherzi di cattivo gusto, emarginazioni di ogni tipo, prese in giro fino ad arrivare e veri e propri atti di violenza fisica, tutti utilizzati con lo scopo di annientare ogni tipo di reazione del soggetto malcapitato che, spesso, non è in grado di rispondere all’attacco ingiustificato e subisce una totale perdita di autostima e fiducia in se stesso. Spesso quella che sembra essere una insana voglia di potere, a volte definita e giudicata superficialmente come una “ragazzata”, porta con se effetti collaterali gravi e, a volte, irreversibili, causando nel soggetto vittima di bullismo una facile predisposizione alla depressione, all’ansia e allo sviluppo di dipendenze disparate.
IL CYBERBULLISMO, FIGLIO DELLE NUOVE TECNOLOGIE - Con l’utilizzo sempre maggiore delle tecnologie e dei social network si è diffusa, poi, una nuova tipologia di bullismo, ovvero il cyberbullismo, consistente nell’aggressione e nella prevaricazione attraverso l’uso di mail minatorie e pubblicazioni di foto, notizie e commenti offensivi, riguardanti la persona che si vuole colpire. Questo meccanismo sembra essere più che mai dilagante nel mondo intero e, solamente in Italia, un’indagine nazionale condotta sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza pubblicata nel 2011 testimonia come un quinto degli adolescenti abbia trovato sul web almeno una notizia falsa sul proprio conto.
SHARE IT TO THE END, IL VIDEO CHE SI ACCORCIA CON LA CONDIVISIONE - Questa situazione, che sembra aggravarsi con il passare del tempo e per cui ancora non è stata trovata una valida soluzione, ha richiamato su di se l’attenzione del mondo intero, divenendo costante argomento di discussione ed oggetto di dibattiti internazionali. Un metodo originale, sensibile e che può far riflettere veramente il mondo, lo ha trovato la Coalition Against Bullying for Children and Youth di Singapore che ha creato e lanciato in rete un bellissimo video volto a sensibilizzare lo spettatore proprio riguardo a questa difficile tematica.
Il corto si intitola Share it to the end e riprende, con una semplice ma efficace grafica in bianco e nero, un bambino vittima di bullismo, di cui si percepisce, sin dal principio, la tristezza e la difficoltà ad andare avanti e resistere ai soprusi costanti e più che mai ingiustificati. Oltre a riprendere una situazione reale, stilizzata nell’ottimo disegno, la genialità del video consta nella durata variabile: il filmato, che inizialmente dura circa due minuti, si accorcia ogni volta che una persona, dopo averlo visionato, lo condivide su Facebook per rendere partecipi anche gli altri utenti; lo scopo è di farlo sparire, riducendolo ad un singolo fotogramma.
FAR SPARIRE VIDEO E BULLISMO - In uno splendido e lineare simbolismo, la sparizione del video si identifica con il lodevole fine di Share it to the end, ovvero quello di far sparire il bullismo dalla faccia della terra; attraverso un gesto semplice, come la condivisione sul social network e la voglia di sensibilizzare gli altri, la Coalition Against Bullying for Children and Youth crede davvero di poter aprire gli occhi al mondo, convincendolo ad agire, nel quotidiano, contro ogni tipo di sopruso, partendo dall’educazione, dalla denuncia e dal rigetto dell’omertà. Per condividere il video ed aderire alla campagna di sensibilizzazione sarà sufficiente andare su http://shareittoendit.com/ e aiutare il cortometraggio a sparire.
Alessia Telesca
foto: primaonline.it; girlpower.it
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