
VIDEO Bocelli entra a sorpresa in chiesa e si esibisce per gli sposi
In vacanza a Portovenere, Andrea Bocelli è apparso all'improvviso durante un matrimonio, regalando ai presenti l'Ave Maria di Schubert

Andrea Bocelli ha sorpreso sposi e invitati, intonando l’Ave Maria di Schubert ad un matrimonio a Portovenere. Già nel 2013 si era esibito nella chiesa di St. Patrick a Miami durante la messa di Pasqua (foto: magazinedelledonne.it)
Improbabili scene da un matrimonio. Se fosse un film, quanto successo ieri nella Chiesa di San Pietro a Portovenere avrebbe già un titolo su misura. Una cerimonia apparentemente come tante, con prete, sposi, testimoni ed invitati vari, che ad un certo punto incrocia l’imprevisto e sfiora l’unicità. Già, perchè il particolare che non ti aspetti si chiama Andrea Bocelli, che da turista in vacanza diventa ospite per caso, e seduto all’organo regala agli sposi un’Ave Maria di Schubert tra lo stupore e l’ammirazione dei presenti, che lo immortalano in un video che spopola in rete.
ESIBIZIONE CASUALE – Una performance del tutto casuale, raccontata dallo stesso Bocelli. «Mi sono avvicinato alla chiesa perché desideravo pregare – ha dichiarato il cantante a Il Secolo XIX – C’era un matrimonio, non era possibile. Mi stavo già allontanando, quando sono stato riconosciuto. Mi è stato chiesto se volessi fare una sorpresa agli sposi. Mi è venuto in mente il credo attribuito a San’Agostino: chi canta, prega due volte. E così, ho cantato…». Dopo aver atteso in disparte, ad un certo punto della funzione Bocelli è apparso dal nulla ed ha iniziato a suonare. Con la stessa discrezione poi, una volta conclusa la canzone si è alzato ed è uscito dalla chiesa, proseguendo il suo giro turistico per le vie del borgo.
LA PRIMA VOLTA NEL 2013 – Un’esibizione, dicevamo poc’anzi, quasi unica, perchè Bocelli non è nuovo a regali del genere. Successe già nel 2013, nella chiesa di St. Patrick a Miami, dove il cantante capitò per caso nel giorno di Pasqua e, d’accordo con il parroco, intonò le note del ‘Panicus Angelicus’ durante la comunione.
Carlo Perigli