
Venezia troppo cara per i turisti. Un belga denuncia la città all’UE

Venezia è troppo cara per i turisti. E non si parla del listino prezzi dei caffè in Piazza San Marco. A cadere sotto l’occhio della Commissione europea sono i costi dei trasporti, dei musei e del wi-fi pubblico (chiesaviaggi.it)
Che soggiornare nel cuore della Serenissima sia costoso non è una novità. Ma quello che oggi è balzato sotto gli occhi della Commissione europea è il grande divario dei prezzi di trasporto fra i turisti e i residenti veneziani, dati che andrebbero a violare gli articoli 12 e 46 dei trattati europei sul diritto alla mobilità dei cittadini, sottoscritti anche dall’Italia. A sporgere denuncia su tale disparità è stato un turista belga che ha indirizzato un dettagliato esposto alla Commissione europea lo scorso 1 maggio 2015.

Le dichiarazioni del turista belga sono state riportate da ‘La Stampa’ e mostrano una netta diversificazione, nel listino prezzi dei servizi veneziani, fra residenti e stranieri (lastampa.it)
VENEZIA TROPPO CARA PER I TURISTI - Secondo quanto dichiarato dal turista belga, il listino prezzi dei mezzi di trasporto prevederebbe un costo del servizio di sette euro per gli stranieri e di un euro e trenta centesimi per i veneziani. Ma non sono esclusivamente i prezzi dei trasporti a differire considerevolmente per turisti e abitanti locali. A essere contestate dal turista belga sono state anche le tariffe per l’utilizzo dei servizi di wi-fi e toilette pubblici, l’ingresso ai musei, per non contare la visita al Palazzo Ducale che, per una famiglia composta da due adulti e due bambini, raggiunge un costo di cinquantotto euro per i villeggianti e zero euro per i veneziani.
QUANTO SPENDE UN TURISTA MEDIAMENTE? - Nello specifico, un turista che soggiorna in città spende cinque euro al giorno per connettersi al wi-fi pubblico, 1,5 euro ogni volta che decide di recarsi ai bagni pubblici, 18 euro se accede al Palazzo Ducale e sette euro per salire sul vaporetto. Un veneziano, usufruendo degli stessi servizi, spenderebbe 1,3 euro per il vaporetto più 0,25 centesimi per la toilette: tutto il resto è offerto gratuitamente.
Il belga, nel lungo esposto, si sofferma anche sul fatto che nel 2003 l’Italia sia già stata condannata per la disparità di prezzi fra stranieri e residenti, affermando inoltre che i costi dei servizi pubblici di Venezia siano ‘scaricati’ quasi interamente sui turisti.
Con l’abbonamento ‘Venezia Unica’ il turista può pagare la tratta con il vaporetto allo stesso prezzo del cittadino locale. La differenza sta però nel costo dell’abbonamento: 10 euro per il veneziano e 50 per il turista (weboggi.it)
LA DIFESA DI VENEZIA - Franco Fiorin, direttore generale della mobilità veneziana, si difende dalle accuse del turista belga giustificando le disparità di prezzi fra stranieri e abitanti locali, causate soprattutto dall’enorme afflusso di villeggianti nella Serenissima. L’arrivo costante di numerosi turisti a Venezia porta degli squilibri in città dal punto di vista logistico che costringono il Comune a potenziare il servizio di trasporti anche in periodi feriali, dovendo quindi aumentarne i prezzi al pubblico per fronteggiare i costi aggiuntivi. Inoltre, Fiorin ricorda che le disparità dei prezzi sui trasporti sono fra i viaggiatori abituali e quelli saltuari. Con la tessera ‘Venezia Unica’ è possibile pagare la tratta sul vaporetto allo stesso prezzo dei residenti anche se, di fatto, l’abbonamento costa 10 euro alla popolazione locale, 20 ai residenti nella regione Veneto e 50 ai turisti, un prezzo comunque altamente maggiorato rispetto a quello di base.

Nel 2013 fece molto scalpore lo scontrino rilasciato da un caffè in Piazza San Marco: cento euro e ottanta centesimi per quattro caffè e tre amari, con supplemento musica (huffingtonpost.it)
I TURISTI CHE ASSALGONO VENEZIA - Il fondatore del comitato ‘No Grandi Navi’ Silvio Testa sostiene la tesi di Fiorin, ritenendo la folta schiera di turisti che visita Venezia – intorno ai 22 milioni annuali – alla stregua di uno ‘tsunami che divora la città’, ormai più simile a ‘Disneyland’ che alla etera Serenissima. Queste dichiarazioni non giustificano pienamente le forti accuse mosse dal turista belga e rischiano, purtroppo, di far sentire i milioni di villeggianti diretti in città – magari partiti dall’altro capo del Mondo per visitarla - quasi indesiderati, come se non fossero una essenziale fonte di guadagno per l’eterna città della Laguna.
Rachele Sorrentino
@rockeleisrock