Vatileaks: atti a disposizione futuro pontefice
Città del Vaticano – Papa Benedetto XVI, in carica fino alle 20 di giovedì 28 febbraio, ha stabilito che il rapporto su Vatileaks redatto dai cardinali Herranz, De Giorgi e Tomko, ricevuti stamane in udienza sia a disposizione del futuro pontefice, rapporto «del cui contenuto solo Sua Santità è a conoscenza, rimangano a disposizione unicamente del nuovo Pontefice». Intanto i documenti sono secretati al più alto grado.
Per quanto riguarda il prossimo conclave in cui si designerà il successore di Benedetto XVI, il papa ha emanato il Motu Proprio con cui «viene concessa ai cardinali la facoltà di anticipare l’inizio del conclave se sono presenti tutti i cardinali come pure resta la facoltà di prolungare fino a venti giorni».
Intanto, come riferisce la stampa vaticana, sono arrivate le dimissioni del cardinale Keith O’Brien, il più alto prelato del Regno Unito, accusato di comportamento inappropriato nei confronti di tre sacerdoti e di un quarto che ha poi abbandonato l’abito talare. Il prelato aveva respinto le accuse mosse da un seminarista che aveva denunciato attenzioni particolari non richieste da parte del cardinale che avrebbe affidato la questione ai suoi avvocati.
O’Brien ha lasciato l’incarico di arcivescovo di St’Andrews e Edimburgo e ha dichiarato, dopo l’accettazione delle dimissioni da parte di Benedetto XVI, che non parteciperà al prossimo conclave: «Chiedo la benedizione di Dio sui miei fratelli cardinali, io non mi aggiungerò a loro di persona per questo Conclave. Non voglio che l’attenzione dei media a Roma sia concentrata su di me».
Francesca Penza
