
Usa. Ragazzo di colore ucciso: la polizia rivela il nome dell’agente che ha sparato
Saint Louis – Un ragazzo di colore viene ucciso e la polizia rende noto nome e cognome dello sparatore. Si chiama Darren Wilson, agente di polizia da sei anni. A renderlo noto le forze dell’ordine di Ferguson, St Louis, Missouri, Stati Uniti.
I FATTI – Michael Brown, teenager afroamericano viene fermato dalla polizia del luogo. E’ disarmato e, secondo le fonti, stava ubbidendo agli ordini dei poliziotti. La dinamica degli eventi non è chiara, ma uno degli agenti avrebbe fatto fuoco e ucciso il ragazzo. Così scoppia il caos.
La comunità nera urla al massacro per motivi razziali, inscenando manifestazioni e scontri con le forze dell’ordine. Lo stesso presidente Barack Obama è costretto ad intervenire invitando tutti alla calma e la polizia ad evitare abusi di potere.
LOS ANGELES – Non è finita. Nel mentre, a Los Angeles, avviene una nuova sparatoria. Ancora un ragazzo nero sull’asfalto. Si tratta questa volta di un 25enne che, dicono i testimoni, come Brown stava obbedendo agli agenti e non era armato. Nuovo caos per le strade, ancora scontri tra la comunità nera e la polizia.
IL NOME DELLO SPARATORE – Così si torna a Ferguson, luogo d’origine degli eventi, dove il capo della polizia, Thomas Jackson, nell’occhio del ciclone con tutto il corpo di polizia del Missouri, è costretto a rivelare il nome dell’agente accusato di aver sparato a un giovane disarmato allo scopo di placare il malcontento dell’opinione pubblica. Si chiama Darren Wilson e non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari. Altri dettagli non sono stati resi noti.
Ora, si indaga per ricostruire gli eventi in entrambi i delitti. Pare che Brown sia stato ripreso da una telecamera a circuito chiuso intento a rapinare un negozio. Il 25enne, invece, pare sia stato raggiunto da vari colpi di arma da fuoco mentre era a terra in attesa di essere arrestato.
Chantal Cresta
Foto || lastampa.it; ansa.it