Usa. Obama anti-disuguaglianze: più tasse per i super ricchi

WASHINGTON (USA) – Scende in campo il presidente americano Barak Obama contro le disuguaglianze economiche che minacciano la classe media. Stando a quello che ha detto lo stesso Obama nell’atteso discorso sullo stato dell’Unione (anche precursore della sua imminente campagna elettorale), è possible avere «un Paese dove un ristretto numero di persone sta veramente bene mentre un numero sempre crescente di americani ce la fa a malapena, oppure possiamo restaurare un’economia dove ognuno ha la sua giusta parte e gioca con le stesse regole».

Tra le proposte principali, dunque, vi è quella di aumentare considerevolmente le tasse ai più ricchi. Chi guadagna più di un milione di dollari, allora, dovrà sottostare ad un’aliquota del 30%. Accanto ad Obama e alla moglie Michelle, significativamente ha preso posto Debbie Bosanek, la segretaria di Warren Buffett, il miliardario che aveva citato proprio lei denunciando lo scandalo di un sistema che fa pagare più tasse alle segretarie piuttosto che ai loro datori di lavori straricchi.

«Milioni di americani che lavorano duro e rispettano le regole ogni giorno meritano un governo e un sistema finanziario adeguato. Non dimentichiamolo mai», sostiene Obama. «In gioco non vi sono valori democratici o repubblicani ma i valori americani».

Rivolgendosi in particolar modo alla classe media, dunque, il presidente statunitense parla anche di una potenziale eliminazione degli sgravi fiscali alle società che scelgono di trasferire la loro attività all’estero. Anche college e università rischiano di perdere fondi federali se non manterranno basse le rette per gli studenti. Obama ha dunque lanciato un appello al congresso affinché approvi un’estensione degli sgravi fiscali sugli stipendi dei lavoratori dipendenti e voti una legge per aiutare chi non riesce a pagare regolarmente il mutuo.

Obama accenna anche alla fine della guerra in Iraq e all’avvio di una strategia di uscita da quella in Afghanistan. La conseguente riduzione delle spese militari comporterà, quindi, un “dividendo per la pace” equivalente a circa 200 milioni di dollari nell’arco dei prossimi sei anni, sldi che Obama ha detto di voler spendere per finanziare la costruzione di nuove infrastrutture utili a rendere l’America più competitiva.

Gettando un occhio ai sondaggi, Obama è risalito del 50% di gradimento avendo scelto, dunque, una linea che sembra piacere agli elettori. In più, la divulgazione della dichiarazione dei redditi di Mitt Romney, il miliardario suo concorrente e tra i favoriti tra le file dei Repubblicani, sembra averlo aiutato. L’ex governatore del Massachussets, infatti, su  un guadagno di 42 milioni di dollari gode di un’aliquota media pari a circa il 14%.

Nel frattempo, però, la disoccupazione non si schioda dall’8,5% e i Repubblicani si sono affidati al governatore dell’Indiana Mitch Daniels, il quale ha proposto una semplificazione del sistema fiscale e un abbassamento delle aliquote accusando Obama di voler dividere i cittadini americani.

(Foto: dailyblog.it / direttanews.it)

Stefano Gallone 

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