
Usa: Merrick Garland, il giudice che rovescia gli equilibri nella Corte Suprema
Preparato e moderato, Merrick Garland è il giudice con cui Barack Obama capovolge i delicati equilibri nella Corte Suprema degli Stati Uniti d'America

Merrick Garland, il nuovo giudice della Corte Suprema che ribalta gli equilbri tra democratici e repubblicani (foto: twitter.com/Ilpost)
Merrick Garland è il nuovo giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, scelto da Barack Obama per prendere il posto lasciato vacante da Antonin Scalia, morto lo scorso 13 febbraio a causa di un malore. Una nomina non casuale, considerando in particolare sia la rinnovata composizione della Corte Suprema, con un giudice di nomina democratica che andrà a sostituire una figura molto vicina ai repubblicani come Scalia, sia la battaglia politica che si prevede in Senato, dove la nomina dovrà essere ratificata.
UN GIUDICE MODERATO – Sessantatré anni e una rinomata esperienza, dal 1979 al 1981 Merrick Garland è stato assistente speciale del ministro della giustizia, per poi passare, nel corso degli anni novanta, a coordinare il Dipartimento di Giustizia nelle indagini relative all’attentato di Oklahoma City e a quelle sul caso Unabomber. Nel 1997 viene nominato alla Corte D’Appello di Washington, considerata la più autorevole del Paese dopo la Corte Suprema. La sua nomina non arriva a sorpresa, considerato che è stato tra i favoriti anche alle precedenti selezioni, sopratutto per la reputazione di persona preparata e moderata, un’immagine che nel tempo gli è valso l’apprezzamento sia dei repubblicani che dei democratici. Una scelta tutt’altro casuale quella di Obama, che ha visto nella nomina di Merrick Garland un modo per rendere più complicato il tentativo dei repubblicani di bloccare la nomina del nuovo giudice, e sopratutto di giustificare una tale mossa all’elettorato, in un periodo particolarmente delicato come questo.
REPUBBLICANI IN MINORANZA – Difatti, nonostante la moderatezza di Garland, il suo arrivo alla Corte Suprema rovescerà inevitabilmente gli equilibri, portando a cinque i giudici di nomina democratica (Ruth Ginsburg, Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kegan, con queste ultime due nominate dallo stesso Obama) contro i quattro di nomina repubblicana (John Roberts, che della Corte è attualmente il presidente, Samuel Alito, Clarence Thomas e Anthony Kennedy).
Carlo Perigli