Usa 2012. L’America si spacca: Obama e Romney si sfidano all’ultimo voto
I candidati Barak Obama e Mitt Romney
New York – Continua il testa a testa tra i due candidati alle presidenziali americane. Meno di 24 ore e si saprà per chi, tra il repubblicano Mitt Romney e il democratico presidente uscente Barak Obama, si aprirà la strada per la Casa Bianca. Intanto le statistiche di voto non mentono e un dato di fatto è già evidente da tempo: la campagna elettorale è stata ottimamente condotta dall’uno e dall’altro candidato. Tanto che l’America si presenta spaccata in due.
Secondo una rilevazione Rasmussen, riportata da ansa.it, Obama e Romney sono stabili al 49%. Per la Abc news/ Washington Post il testa a testa è inchiodato sul 48%. Inoltre Abc news/Washington Post delinea le tipologie di elettorato più inclini all’uno o all’altro. Obama è preferito dalle donne per il 6%. Romney dagli uomini per il 7%. Il 20% della popolazione bianca vuole Romney, il 59% dei gruppi di altre etnie, Obama. I giovani stanno con Obama al 25% come nel 2008; persone più mature e anziani voterebbero Romeny per il 12%.
Altri sondaggi danno Obama vincitore ai punti. Secondo Usa Today-Gallup, il presidente è in vantaggio di 4 punti, laddove Obama ha il 50% delle preferenze contro il 46% di Romney. Dato significativo, per Gallup, il quale osserva come sia ‹‹la prima volta da quando Romney ha conquistato la nomination repubblicana che uno dei due candidati raggiunge il 50% e si tratta del maggior margine fra i due dalla scorsa primavera››. Però sempre Gallup sottolinea che presidente e sfidante sono pari al 48% negli “swing state”, gli stati indecisi, il cui voto sarà cruciale per la Casa Bianca: Colorado, Florida, Iowa, Michigan, Nevada, New Hampshire, New Mexico, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Virginia e Wisconsin.
Quindi essenziale, a questo punto, sarà il supporto dei media. Così se il Financial Times non mai fatto mancare ad Obama il suo sostegno considerandolo, oggi come nel 2008, la ‹‹la scelta giusta›› e la ‹‹scommessa più sicura›› per gli Stati Uniti, il quotidiano Daily News ci ripensa. Il suo endorsement, a conti fatti, va Mitt Romney. Il cuore dell’America, le persone appartenenti alla classe operaia e alla classe media che fanno grande questa Nazione sono afflitte da troppo tempo dal declino economico – si legge sul giornale – I redditi delle famiglie americane calano, nove milioni di posti di lavoro sono scomparsi››.
‹‹Quattro anni fa il Daily News aveva appoggiato Obama, vedendo in lui una figura storica la cui intelligenza, capacità politica ed empatia con la gente comune, potevano portarlo a condurre il lavoro più difficile del mondo con successo. Ma le speranze di quei giorni sono rimaste deluse››, spiega l’articolo di oggi. ‹‹L’approccio dell’ex governatore del Massachusetts è più solido, e anche se nemmeno lui è perfetto, in questo momento rappresenta una scelta migliore per l’America››.
Clima teso. E nell’attesa si profilano anche le prime difficoltà di voto. In Florida, le file per le urne si sono prolungate per sei-nove ore. Disagi che hanno portato il partito Democratico a presentare – spiega il New York Times – una mozione a livello federale per costringere le autorità statali a estendere l’orario delle votazioni in Florida per il voto anticipato. ‹‹Andiamo incontro a un voto problematico simile a quello del 2000″ affermano alcuni osservatori, in riferimento allo scontro elettorale fra George W. Bush e Al Gore, quando fu necessario un secondo conteggio i voti››.
Chantal Cresta
Foto || ansa.it
