
The Abramovic Method invade Milano
MILANO – la città meneghina si apre nuovamente alle performance dell’artista serba che qui passò nel 1974 (Rhytm 4, Galleria Diagramma) per farsi conoscere in Italia e diffondere in crescendo la propria fama all’estero. Dal 21 marzo al 10 giugno 2012, il PAC di Milano ospita The Abramovic Method, il nuovo progetto di Marina Abramovic, curato da Diego Sileo ed Eugenio Viola. Progetto perché, come ci si deve aspettare dalla Abramovic, non si parla di una tradizionale esposizione di opere: l’artista infatti, reduce dalla sua storica retrospettiva del 2010 al MoMA di New York, sceglie Milano come città per manifestare la sua presenza ed interagire col pubblico, invadendo la città in quattro punti: il PAC, la Galleria Lia Rumma, il Teatro dal Verme e il cinema Apollo.
The Abramovic Method nasce da una riflessione che la Abramovic, regina delle arti performative e vincitrice del Leone d’oro alla Biennale veneziana del 1997 grazie a Balkan Baroque, ha sviluppato partendo dalle sue ultime tre performance: The House With the Ocean View (2002), Seven Easy Pieces (2005) e The Artist is Present (2010), che hanno segnato profondamente il suo modo di percepire il proprio lavoro in rapporto al pubblico. “Senza il pubblico” dice l’artista “la performance non ha alcun senso perché, come sosteneva Duchamp, è il pubblico a completare l’opera d’arte. Nel caso della performance, direi che pubblico e performer non sono solo complementari, ma quasi inseparabili”.
Guidato e motivato dall’artista, il pubblico sperimenta le “installazioni interattive” in un percorso fisico e mentale da vivere rimanendo in piedi, seduti o sdraiati. Impreziosite da quarzi, ametiste, tormaline, le opere trasformano gli spazi del PAC in un’esperienza fatta di buio e luce, assenza e presenza, percezioni spazio-temporali alterate. Le persone non dovranno aspettarsi nulla dall’artista serba, che chiederà loro solo di espandere i propri sensi, osservare, imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi. Marina Abramovic mette alla prova lo spettatore interattivo anche nell’atto apparentemente banale dell’osservazione distante: una serie di telescopi permetteranno ai visitatori di osservare dal punto di vista macroscopico e microscopico coloro i quali sceglieranno di cimentarsi con le interactive installations, in un gioco ambivalente attore/spettatore, osservato/osservante.
Una selezione di opere precedenti aiuterà i visitatori a comprendere meglio il Metodo Abramović. Da Dozing Consciousness (1997) a Homage to Saint Therese (2009).
Un gruppo selezionato di studenti dell’Accademia di Brera, università ufficiale della mostra, formati da Marina Abramović, guiderà il pubblico dal 26 marzo come depositari del suo Metodo; l’artista sarà quindi fisicamente presente al PAC dal 21 al 24 marzo.
In mostra sarà proiettato anche un estratto del film Marina Abramovic – The Artist is Present, diretto da Matthew Akers, che andrà in anteprima italiana a Milano il 22 marzo presso il Cinema Apollo. Il film ha vinto a febbraio il Premio del pubblico al Festival di Berlino 2012. Un’installazione monumentale, proposta per la prima volta in Italia, ricostruisce The Artist is Present, accogliendo i visitatori e al tempo stesso introducendo lo scenario del Metodo Abramovic. Anche The Abramović Method sarà oggetto del film-documentario diretto da Giada Colagrande, grazie alla Fondazione Furla, di fatto molto legata a Marina Abramović, madrina del Premio Furla 2009. Il film racconterà lo svolgimento del progetto e la conseguente trasformazione mentale e fisica dei partecipanti, diventando parte stessa del Metodo.
Il Metodo Abramovic è il frutto di anni di dedizione e ferreo autocontrollo nei quali l’artista serba non ha risparmiato il proprio corpo per riuscire a toccare le menti altrui. Un processo il cui acme è rappresentato dall’estenuante performance realizzata al MoMA nel 2010, dal titolo The Artist is present. In questa performance, per ora la sua più lunga in assoluto, Marina è stata seduta sette ore al giorno per sei giorni alla settimana su una sedia, sotto i riflettori, aspettando il pubblico nell’atrio del museo newyorchese. Terminata la performance, aveva collezionato 700 ore di silenzio. Il coinvolgimento del pubblico, che poteva decidere di sedersi di fronte a lei, sempre in silenzio, costituiva il completamento dell’opera, permettendo a ciascuno di vivere un’esperienza personale con l’artista. In un’epoca in cui il tempo è bene prezioso e raro, Marina Abramovic chiede allo spettatore/attore di fermarsi e fare esperienza del qui e ora. Questo metodo rappresenta, secondo l’Assessore alla cultura Stefano Boeri, “l’esperienza terapeutica di una sospensione dall’obbligo della connessione continua e frenetica imposta dai cellulari e dai social network. Il metodo di Marina Abramovic, che non è solo il titolo di una mostra o solo una performance, ci indica il modo migliore per utilizzare anche in futuro gli spazi straordinari del PAC”.
Il catalogo, a cura di Diego Sileo ed Eugenio Viola, è pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE con testi dei due curatori, di Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Gillo Dorfles, Antonello Tolve, Angela Vettese e Neville Wakefield. Un secondo catalogo, che sarà disponibile a breve, sarà incentrato unicamente su tutto il processo che ha portato alla realizzazione del Metodo Abramovic.
Mentre al PAC l’artista si focalizza soprattutto sulla relazione opera-pubblico, alla Galleria Lia Rumma la Abramović espone, invece, opere che sono una sorta di attese riflessive. Il titolo dell’esposizione, With Eyes Closed I See Happiness, infatti, è un invito per il pubblico a compiere l’esercizio di guardarsi dentro, lasciando il mondo lontano da sé. In galleria sono presentate un gruppo di sculture poste su piedistalli di vetro e una nuova serie di opere fotografiche.
A completare il grande progetto milanese, il 21 marzo l’artista è protagonista di una speciale lectures al Teatro dal Verme.
Benedetta Rutigliano
PAC – Marina Abramovic – The Abramovic Method
Via Palestro, 14 Milano 21 marzo – 10 giugno 2012
Orari
Lunedì 14.30 – 19.30
Da martedì a domenica 9.30 – 19.30
Giovedì 9.30 – 22.30
Giovedì 22 marzo la mostra chiude alle 19.30
Venerdì 23 marzo la mostra chiude alle 22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
Biglietti
Biglietto mostra = 8 € intero – 6 € ridotto
Biglietto unico performance + mostra con Marina Abramovic
Il 21, 22, 23, 24 marzo = € 30.00
Biglietto unico performance + mostra dal 25 marzo = 12.00 €
Lia Rumma - With Eyes Closed I See Happiness
21 Marzo – 12 Maggio
Teatro dal Verme- Special Lecture
21 Marzo, alle 21.00
Cinema Apollo – Marina Abramović. The Artist is Present
Proiezione 22 Marzo, alle 20 e 22.15