
Tette per la scienza: l’informazione e la divulgazione diventano sexy
Cartelli con spot scientifici accompagnati dalle rotondità femminili sono il mezzo di comunicazione, efficace e d’impatto, utilizzato dal progetto Tette per la scienza, blog di Tumblr che, in pochissimi giorni, ha già attirato l’attenzione di migliaia di contatti.
TETTE PER LA SCIENZA – L’idea nasce da Lara Tait, laureata in Scienze preistoriche all’Università di Ferrara, e dal suo sogno nel cassetto di diventare divulgatrice scientifica; spinta da forti motivazioni, la donna è riuscita, a suo modo, a realizzare la sua aspirazione coniugando l’ironia, la fisicità della donna, ottimo mezzo d’attrazione, al reale pensiero scientifico: «dove non può la Ragione, possono le Puppe», si legge sotto il titolo di Tette per la scienza, monito divertente che racchiude il doppio animo del progetto.
«Il mio è un modo ironico per porre l’attenzione su tematiche interessanti e su fatti molto spesso ignorati e travisati» afferma Lara, fiera e al tempo stesso stupita del successo che il suo blog ha ottenuto in così pochi giorni e convinta che questo derivi dal connubio tra bellezza fisica e, soprattutto, informazione, e non semplicemente per la messa in mostra di un paio di seni: «su Tumblr è pieno di tette e di contenuti in generale molto più espliciti. Tutti quei follower credo che ci siano per via del valore aggiunto che diamo»; convinzione, peraltro, confermata dall’interazione degli utenti che seguono il blog Tette per la scienza, che spesso commentano le foto e i post felici di aver scoperto nuove cose riguardo ambiti poco aggiornati e affrontati dai canali mediatici.
ARGOMENTAZIONI IMPORTANTI - Questo perché, nonostante la primaria attenzione dell’utente ricada sulla fotografia di un bel seno, ogni immagine è accompagnata da un cartello esaustivo che esprime un breve pensiero sulla tematica affrontata, approfondita poi nel post sottostante, che spiega con imparzialità e, soprattutto, attinenza, il concetto. Così, dopo aver ammirato l’immagine, il follower può approfondire il dibattito sulla sperimentazione animale, informarsi sull’efficacia e le false credenze sui vaccini, scoprire che l’omosessualità è assai diffusa nel regno animale, che Plutone è considerato un pianeta nano e via discorrendo. Ogni argomentazione è affrontata in modo neutrale, in modo da lasciare spazio al lettore di informarsi, leggere e approfondire la conoscenza personale e, a volte, anche non concordare sul pensiero esposto: «Io comunque cerco sempre di essere rigorosa, scrivere articoli imparziali e completi e citare le fonti», afferma Lara.
UN PO’ DI “GOSSIP” - Nella realizzazione del progetto, utile e divertente al tempo stesso, Lara Tait ha “utilizzato” i seni di alcune sue amiche che l’hanno sostenuta con anima e corpo. E, ha fatto sapere la creatrice di Tette per la scienza che «due sono mie, ma non dirò quali».
Alessia Telesca
foto: tetteperlascienza.tumblr.com
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