Terremoto Nepal. Storie di sopravvissuti: neonato vivo dopo 22 ore sotto le macerie

Nepal terremoto

Chissà quando e se mai il Nepal si rialzerà dopo il terribile terremoto che lo messo in ginocchio, lasciando i suoi abitanti con il volto chino, tra le macerie, a cercare nel vuoto della distruzione ancora un segno di salvezza, di vita. A distanza di tre giorni dall’ondata sismica, che ha lasciato tra gli edifici crollati e le valanghe di neve 5 mila vittime,  non è ancora tempo di bilanci. Perché quella che il Paese sta vivendo sembra davvero essere una catastrofe naturale e umanitaria senza precedenti, con milioni di persone che ora rischiano di morire. Mancano cibo, acqua, medicinali: la paura per la diffusione di epidemia è concreta. I soccorsi sono lenti, muoversi nel Paese è difficile per i danni alle strade e la macchina umanitaria internazionale si è bloccata all’aeroporto di Kathmandu dove viveri e scorte di ogni tipo giacciono in attesa di essere trasportate.

Ma si continua a sperare, si continua a scavare. E malgrado i numeri mostruosi che il governo e Onu diramano giornalmente, arrivano ancora delle piccole buone notizie. I miracoli dei sopravvissuti, investiti dalla violenza del terremoto, rimasti intrappolati per giorni nelle condizioni più impensabili. Ma vivi. Come il piccolo neonato estratto vivo dalle macerie dopo 22 ore. A pubblicare le foto dell’incredibile storia il sito katmandutoday.com che racconta il salvataggio del piccolo all’interno della sua abitazione crollata a Bhaktapur, nella valle di Kathmandu.

neonato Nepal

STORIE DI SOPRAVVISSUTI – È riuscito a sopravvivere tre giorni senza cibo e acqua bevendo la sua urina un giovane di 28 anni, Rishi Khanal da Arghakhanchi, estratto vivo da una casa crollata a Kathmandu dopo 3 giorni tra le macerie. Secondo quanto riferisce il Nepali Times, il ragazzo è stato salvato da una squadra di polizia nepalese e di soccorritori francesi che stavano tentando di liberare lui e un altro uomo però che non ce l’ha fatta. Accanto lui i corpi senza vita di altre 3 persone.

“Ero certo che stavo per morire”, ha detto all’Associated Press dal suo letto d’ospedale e circondato dalla sua famiglia. Il ragazzo, incastrato con una gamba sotto le macerie, era circondato di cadaveri il cui odore era terribile. Dopo giorni di attesa una squadra di soccorso francese è riuscita ad estrarlo dopo un lungo intervento.

 

GLI ITALIANI DISPERSI – A queste storie a lieto fine è giusto aggiungere anche quella dei tanti italiani in apprensione, da sabato scorso, per amici o parenti partiti per il Nepal e dei quali non si hanno notizie. Possono tirare un sospiro di sollievo le famiglie di 8 italiani che risultavano “non rintracciabili” ma che in queste ore sono riusciti a mettersi in contatto con l’Italia. Al momento scende quindi a 3 il numero degli italiani irreperibili.

ULTIMI AGGIORNAMENTI - Cresce di ora in ora la rabbia dei nepalese e dei sopravvissuti, stremati dalle scosse di assestamento, dai ritardi negli aiuti e dall’inadeguatezza ammessa dal governo nel gestire la situazione. Nella capitale Kathmandu sono scoppiati degli scontri tra polizia e folla di persone ammassatasi alla stazione delle corriere per lasciare la città.

Valentina Gravina

@valegravi

Foto | www.ndtv.com

Share and Enjoy

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Ti è piaciuto questo articolo? Fallo sapere ai tuoi amici

Una risposta a Terremoto Nepal. Storie di sopravvissuti: neonato vivo dopo 22 ore sotto le macerie

  1. Pingback: Terremoto in Nepal: i fotografi si uniscono su Instagram – Alessio Perrone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

 
Per inserire codice HTML inserirlo tra i tags [code][/code] .

I coupon di Wakeupnews