Nepal Photo Project: fotografi uniti per il Nepal su Instagram

Dopo il terremoto che ha stravolto il Nepal, un gruppo di fotografi danno vita a un progetto fotografico per aiutare il Paese

Una foto del terremoto in Nepal

Una foto del terremoto in Nepal

«I monumenti più famosi di Kathmandu esistono solo nelle foto» ha detto Sumit Dayal, fotografo, al Time. Gli impatti del terremoto in Nepal sono ancora difficili da calcolare e far comprendere all’esterno. Secondo Dayal, le immagini che circolavano la scorsa settimana non contenevano abbastanza informazioni: erano spettacolari in qualche caso, ma non in grado di far capire in modo sincero e umano quanto fosse successo. E’ stato allora che i fotografi sono ricorsi ad Instagram.

#NEPALPHOTOPROJECT – Poco dopo il terremoto del 26 aprile, Dayal e altri nove fotografi professionisti del calibro di Nayantara Gurung Kakshapati, Bhushan Shilpakar, Saagar Chhetri, Kishor Sharma e Shikhar Bhattarai hanno fondato un nuovo account su Instagram chiamato Nepal Photo Project, che diffonde gratuitamente i loro scatti sul terremoto. Lo scopo è rendere disponibili foto di qualità e più informazioni possibili. L’account si occupa anche di selezionare e pubblicare fotografie di altri autori. L’importante è che siano pubblicate con l’hashtag #nepalphotoproject, e che veicolino qualcosa di rilevante, come i danni del terremoto, ma anche richieste di fondi e ricerche dei propri cari dispersi. E, se l’account di Instagram conta già 30mila seguaci ed è diventato l’epicentro emotivo della campagna, i fotografi hanno anche creato un account Facebook, che utilizzano per pubblicare bandi per volontari o ricerche di dispersi.

OGGI NUOVA SCOSSA – Oggi, di mattina in Italia, una nuova scossa di magnitudo 7,4 ha colpito il Nepal, rispedendo le persone sulle strade per paura di crolli di edifici. Al momento in cui scriviamo sembrano esserci state altre cinque vittime rispetto alle 8.000 circa della settimana scorsa. La scossa è stata avvertita anche nell’India settentrionale e a Nuova Delhi.

 

 

 

 

 

 

 

"Laughter is the best medicine" is a phrase, that from what best I can tell, comes from pages of the Bible. The beauty of laughter however is that it overpowers religion, language and class. The Dream Doctors – a group of red-nosed wearing Israeli clowns founded in 2001 – have been travelling around the Kathmandu valley – from field hospitals, to orphanages and to tented camps – cheering up children (and adults!) since the devastating earthquake here that has shattered the country and its people. Balloons of every shape and form, ridiculous skits, goofy shoes and lots and lots of laughter…. Rattling your ribcage laughter. They’re helping heal the wounds you can’t see. Photo by @samreinders #nepal #nepalearthquake #nepalphotoproject #kathmandu #journal #inspiration #laughter #laughteristhebestmedicine #funny

A photo posted by NepalPhotoProject (@nepalphotoproject) on

 

 

 

 

Per guardare tutte le foto pubblicate clicca qui.

Alessio Perrone
@alessioperrone

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