
Tennis, Roland Garros: Sara Errani a caccia della finale
Parigi – Per il quarto anno consecutivo, le semifinali del Roland Garros, una delle quattro prove del Grande Slam, ospiteranno una giocatrice italiana. Se nel 2010 e 2011 l’onore era toccato a Francesca Schiavone, la prima italiana nella storia a vincere a Parigi, nel 2012 e nel 2013 il testimone è passato a Sara Errani, espressione della “nuova guardia” del movimento italiano, che grazie a lei e Roberta Vinci ha conosciuto una sempre maggiore affermazione a livello nazionale e internazionale.
La missione di oggi è, al di là della mera cronaca, molto dura: la Errani sarà opposta a Serena Williams, attuale n° 1 del mondo, ma che sulla terra rossa dello stadio Philippe Chatrier non giungeva in semifinale dal lontano 2003, e che addirittura nel 2012 aveva abbandonato il torneo dopo una sconfitta al primo turno. Le statistiche dei match tra le due parlano di un 5-0 inglorioso nei confronti della Williams, con l’ultimo match disputato quest’anno a Madrid, e chiusosi 7-5 6-2 nei confronti della statunitense.
Molto conterà, quest’oggi, l’esperienza accumulata da Sarita negli ultimi tempi, e soprattutto la volontà di andare a bissare quanto meno la finale del 2012, persa contro una pur superiore Maria Sharapova. La russa sarà opposta quest’oggi a Victoria Azarenka, che agli ottavi di finale aveva eliminato la nostra Schiavone, in un match che almeno sulla carta si preannuncia molto interessante, e non solo per la bellezza delle due contendenti.
Se a prevalere saranno dunque la nostra Sara e la bella Masha, il pubblico parigino assisterà per il secondo anno di fila a questa sfida, con la certezza che, stavolta, la Errani farà tutto il possibile per portare a casa il primo successo in singolare, dopo i tre ottenuti in doppio tra il 2012 e l’inizio di quest’anno.
Sempre in doppio, Errani e Vinci (accreditate della prima testa di serie) se la vedranno in semifinale con la coppia n° 3 del seeding Petrova-Srebotnik, mentre nella parte bassa del tabellone la sfida sarà tra le russe Makarova-Vesnina e le ceche Hlavackova-Hradecka. Una possibilità d’oro, per la bolognese, di vincere sia nel torneo singolare che doppio, come successe nel 1974 e nel 1975 a Chris Evert, e a Martina Navratilova nel 1982 e 1984.
Stefano Maria Meconi
@_iStef91