Teatro alla Scala. Debutto del Don Giovanni con Monti e Napolitano nel palco reale

Mario Monti alla serata inaugurale del Teatro alla Scala

MILANO – L’inaugurazione della stagione del teatro milanese Alla Scala è da sempre evento al limite tra cultura e mondanità, ma in questo 2011 è stato anche appuntamento simbolico sotto il profilo politico. Nel prestigioso palco reale, l’uno a fianco all’altro, hanno assistito al debutto del Don Giovanni il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente del Consiglio, Mario Monti.  Il sovrintendente alla struttura, Stephane Lissner, non ha tardato a commentare la doppia presenza come fortemente significativa e che forse, proprio da quel teatro, «puo’ ripartire l’Italia».

La partecipazione delle due figure istituzionali ha creato qualche piccolo problema, in particolare il premier Monti, la cui automobile è stata raggiunta dal lancio di un uovo. Alcuni manifestanti l’hanno poi accolto con uno striscione in tema con la serata: «Cambia l’orchestra ma la musica è la stessa. I nostri sacrifici mantengono i vostri lussi». I ‘dissidenti’ radunati in piazza non hanno preoccupato Anna Maria Cancellieri, il ministro dell’Interno, la quale – pur ammettendo l’estrema difficoltà del momento politico-economico – ha evidenziato la reazione positiva del Paese richiamando al concetto che pare essere il lei-motiv di Monti e del suo governo, la sobrietà: «E’ un momento per il Paese in cui dobbiamo essere tutti sobri, rispettosi e attenti».

Oltre alla Cancellieri, alla serata teatrale erano presenti il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, membro tra l’atro del Consiglio d’amministrazione del teatro, e quello dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi. Tutti insieme (appassionatamente) hanno nell’intervallo, insieme a Monti e Napolitano, incontrato artisti e lavoratori del teatro nei camerini e dietro le quinte, scorati da una guida d’eccezione: il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Proprio il primo cittadino, alla sua prima inaugurazione, ha voluto un evento il più possibile lontano da ogni patina di esclusività, con i 110 biglietti a disposizione del Comune non regalati e politici e ‘famosi’,  ma venduti con un incasso di 200mila euro da destinare  in parte alle popolazioni liguri colpite dall’alluvione, in parte per finanziare progetti per la città.

Istituzioni quindi solidamente unite nel sottolineare l’importanza della cultura, anche sotto il profilo strettamente ‘monetario’, a partire dal rappresentante della Regione Lombardia, il presidente Roberto Formigoni: «La prima della Scala ha tanti significati. E’ la festa di Milano e la promozione di un bene culturale e anche economico». L’ultima parola al capo dello Stato che, dall’alto della sua saggezza più volte dimostrata negli ultimi tempi, ha detto all’uscita del teatro: «La cultura serve sempre».

Laura Dabbene

foto ansa.it

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