
Team working “a casa” e in ufficio: le differenze
Ecco come si comunica e si crescere in gruppo e in azienda
di Chiara Campanella
“Sei felice”? Spesso sono gli amici a chiedertelo. Domanda facile, risposta difficile. Si risponde quasi sempre di si. D’altronde perché no? Siete insieme alle persone che conoscete da una vita, come i vostri compagni di liceo. Perché non dovreste essere felici?
Le vere amicizie probabilmente non vi mancano, magari c’è anche un amore e tutto sommato state bene anche in salute. Queste le cose che più contano.. Certo, non c’è quest’ottimismo sul versante ”soldi”, soprattutto in tempi di crisi, però tutto sommato non abbiamo da lamentarci. E anche se siamo spesso indaffarati per il lavoro, si ha sempre tanta voglia di organizzare le serate con i propri “compagni d’avventure” e non ci si tira mai indietro. Si propongono spesso cose diverse e, dopo qualche scambio di vedute, alla fine si giunge ad un accordo condiviso da tutti. Sebbene ognuno abbia intrapreso la propria strada e si hanno caratteri diversi, la voglia di stare insieme non manca quasi mai. Le basi, se così si possono definire, esistono.
Anche l’azienda è un luogo di inevitabili incontri e quindi di dialogo tra persone diverse. Ci si confronta da un punto di vista professionale, ma ovvio che l’aspetto caratteriale dei colleghi è una variante con cui prima o poi ci si scontra.
E se iniziassimo a pensare che la vera ricchezza dentro e fuori l’ufficio consiste proprio nella diversità? Ovvio che l’angolo di osservazione non è dei più semplici, ma forse basta scrutare le cose in un’ottica un po’ più positiva.
In azienda, come in un gruppo di amici, il dialogo e lo scontro sono inevitabili. Nascono delle simpatie o delle vere “intolleranze”che rendono ancor meno liete le ore lavorative. Trascorriamo la maggior parte del nostro tempo con i colleghi, parliamo e ci si confronta. Secondo un recente studio sociologico, circa il 20% delle nostre amicizie si creano proprio sul posto di lavoro. E’ così che da tante idee diverse ne può nascere una nuova, comune, e vincente!
Tutto questo è soprattutto crescita.
Stando così le cose, sembra quasi che tutto sia rose e fiori…Il risultato può sembrare lo stesso: sia insieme agli amici che in ufficio si socializza, ci si confronta e si cresce. Tuttavia vi assicuro che la differenza è sostanziale, infatti gli amici li scegliamo, i colleghi no, ovviamente.
Allora cambiano tante cose. Cambia il modo di affrontare i rapporti interpersonali e, a causa di questo, anche raggiungere un risultato positivo non è sempre scontato. Semplicemente non si trova l’accordo, un punto di sintesi che soddisfi tutti. Ed è difficile perché manca la voglia di stare di insieme, ingrediente fondamentale che invece c’è in un gruppo di amici.
Conflitti interni, comunicazione tra colleghi, lavoro di squadra, aspetti negoziali dei rapporti tra lavoratori, relazionarsi con il capo (a volte un po’ difficile): queste sono alcune delle situazioni che troviamo in azienda e in ufficio. Se si affrontano positivamente e ci si mette sulla stessa lunghezza d’onda del collega allora è possibile trova un’intesa e crescere proprio come in un gruppo di amici…
Allora puoi rispondere di essere felice!
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