
Taj Mahal, che spavento: cade lampadario in rame da 60 kg
Grande paura in India: nel mausoleo del Taj Mahal si stacca dal tetto dell'ingresso principale un lampadario in rame da 60 chili. Nessun ferito
Per fortuna soltanto un grande spavento. Ma è stato davvero un caso che non ci fosse nessuno in quel momento nell’ingresso principale del Taj Mahal, proprio quando un pesante lampadario di rame risalente all’epoca coloniale britannica si è staccato ed è caduto improvvisamente a terra. Uno schianto pauroso ed inatteso per una delle sette meraviglie del mondo moderno, che avrebbe potuto generare una tragedia di proporzioni decisamente più ampie.
2 METRI DI ALTEZZA, 60 KG DI PESO - Il lampadario, alto due metri e largo un metro e venti per un peso di 60 chilogrammi, era collocato nel Royal Gate, uno dei quattro ingressi al monumento. La donazione era stata fatta nel 1905 da Lord Curzon di Kedleston, che inizò una grandiosa opera di restauro del Taj Mahal in qualità di allora vicere dell’India. L’Authority archeologica indiana (Asi) ha aperto un’inchiesta sull’incidente per determinarne le cause e per valutare evidentemente anche le condizioni degli altri lampadari, per preservare l’incolumità dei turisti. Una delle guide del monumento, Ved Gautam, ha sottolineato come sia stato un vero e proprio caso il fatto che in quel momento non ci fosse nessuno nel Royal Gate, normalmente affollato da decine di visitatori.

Il Taj Mahal (Wikipedia)
Il Taj Mahal, celebre mausoleo di Agra nel nord dell’India, fu realizzato nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria della moglie preferita Arjumand Banu Begum. Nonostante vi siano molti dubbi riguardo al nome dell’architetto che lo progettò, generalmente si tende a considerare Ustad Ahmad Lahauri il padre dell’opera. Da sempre considerata una delle più notevoli bellezze dell’architettura musulmana in India, è entrato a far parte dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 9 dicembre 1983.
TAJ MAHAL, DA LONELY PLANET A TWITTER - Proprio nei giorni scorsi, invece, si è confermato come una della attrazioni turistiche più suggestive del mondo moderno, grazie alla guida Ultimate Travelist 2015 che Lonely Planet pubblicherà a breve. Il Taj Mahal si è piazzato al quinto posto tra le 500 attrazioni turistiche più imperdibili. Da una settimana esatta, inoltre, il mausoleo è titolare di un account su Twitter, con il quale condivide informazioni, foto e video con i turisti. Secondo le autorità indiane “è il primo monumento al mondo a cinguettare” sul popolare social, e lo si può seguire all’account @TajMahal. Spiacenti di deludervi: del lampadario caduto non si fa neanche menzione. L’account sarà anche giovane, ma ha imparato in fretta il marketing.
Francesco Guarino
@fraguarino