
Svezia: eseguiti i primi trapianti di utero da donatori vivi al mondo
Gothenburg – Un trapianto a tempo, destinato a durare il tempo necessario per dare alla luce due bambini, prima dell’espianto che servirà ad evitare una crisi di rigetto. Lo straordinario evento clinico è avvenuto, manco a dirlo, in una clinica universitaria della Svezia, la Sahlgrenska dell’ateneo di Gothenburg.
L’equipe medica del professore Mats Brannstrom, composta da dieci chirurghi, ha impiantato i due uteri delle madri su delle giovani di 30 anni, che non hanno subito particolarmente lo stress dell’intervento e potranno essere dimesse dall’ospedale in pochissimi giorni, una volta smaltita la stanchezza e gli effetti dell’operazione.
La scelta delle madri donatrici, delle quali non si conosce l’identità, così come delle riceventi, è stata fatta per assicurare un vantaggio teorico rispetto alla possibilità del rigetto dell’utero, e perché analisi approfondite hanno assicurato che saranno in grado di sostenere lo sviluppo del feto.
Le future partorienti, che avevano subito la rimozione dell’utero a causa di un cancro, avranno però un periodo di tempo estremamente limitato per portare a termine il sogno di una gravidanza: dovranno infatti aspettare almeno un anno prima di poter rimanere incinte, e ciò dovrà avvenire necessariamente tramite fecondazione in vitro.
Al termine della seconda gravidanza, infine, l’utero sarà espiantato, così da permettere alle neo madri di interrompere il trattamento farmacologico anti-rigetto, solitamente molto oberante dal punto di vista sanitario e psicologico.
L’operazione di Gothenburg non è la prima al mondo, poiché il primo tentativo – fallito subito dopo – risale ad una operazione eseguita dodici anni fa in Arabia Saudita, seguita da un nuovo tentativo, da donatrice già morta, avvenuto nel 2011 in Turchia, ma è la prima tra donatrici vive e riuscita, almeno finora.
In Italia, però, un trapianto del genere non potrebbe essere realizzato, se non previa autorizzazione del Parlamento, come già accaduto con i trapianti di polmone, pancreas e intestino da donatore vivo.
Stefano Maria Meconi