Sudan: assaltate le ambasciate di Germania e Gran Bretagna
Proseguono le rivolte in molti Paesi musulmani contro il film amatoriale su Maometto prodotto negli Usa. Manifestanti hanno fatto irruzione negli edifici delle ambasciate di Germania e Gran Bretagna a Khartoum, in Sudan. La folla è riuscita a sfondare il cordone di polizia attorno alle due rappresentanze, ammainando la bandiera tedesca e issando poi al suo posto un vessillo islamico. E’ stato anche rimosso l’emblema della repubblica tedesca e la folla ha appiccato un incendio davanti all’ingresso principale della rappresentanza diplomatica.
Al Cairo i manifestanti hanno lanciato pietre contro i poliziotti che sbarravano la strada verso l’ambasciata americana. Un’auto è stata ribaltata e data alle fiamme lungo la via che da piazza Tahrir conduce alla rappresentanza diplomatica, dove la strada è stata sbarrata con grandi blocchi di cemento.
Proteste si sono tenute anche in Bangladesh, con 10mila persone in piazza a Dacca, in Malaysia e in Indonesia. A Tripoli, in Libano, è stato dato fuoco a un Kentucky Fried Chicken, fast food americano accusato di non rispettare i precetti dell’Islam. Negli scontri una persona è morta e altre 25 sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dalla televisione Al Arabiya
A Tunisi è stata convocata, davanti all’ambasciata americana, una manifestazione di protesta contro il film. La manifestazione è stata “indetta” sui social network e sul passaparola tra fondamentalisti: il timore è che si ripetano i disordini dei giorni scorsi. Al momento non c’é un’ora ufficiale di inizio della manifestazione, che potrebbe cominciare dopo la preghiera del venerdì.
Intanto il Papa, che ha appena iniziato una storica visita in Libano, ha avvertito che «il fondamentalismo è sempre una falsificazione delle religioni» e ha auspicato che dal positivo «grido di libertà» della Primavera araba scaturisca un clima di tolleranza religiosa.
Alberto Staiz
