Stato-mafia, Fede mette nei guai Berlusconi e Dell’Utri

Registrato durante una conversazione con il suo personal trainer, Emilio Fede parla dei rapporti tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa Nostra

FedeNuovi elementi che potrebbero peggiorare la posizione di Berlusconi e Dell’Utri, e allo stesso tempo chiarire alcuni nodi irrisolti della trattativa Stato-mafia. E’ stato difatti reso conto il contenuto di una conversazione tra Fede e Gabriele Ferri, il suo personal trainer, in cui l’ex direttore del Tg 4 parla di Berlusconi, di Dell’Utri, e dei rapporti tra questi e Vittorio Mangano. La procura di Monza, dopo aver ripulito l’audio dai rumori di sottofondo, ha mandato il file alla procura di Palermo. Attualmente l’intercettazione è stata depositata agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia.

LA REGISTRAZIONE – Nella registrazione Fede si focalizza molto sul ruolo tenuto da Marcello Dell’Utri.  Afferma: «Ti rendi conto che ci sono settanta conti esteri, tutti che fanno riferimento a Dell’Utri?». Ricorda anche Mangano, il capomafia che visse nella villa di Arcore tra il 1973 e il 1976, ufficialmente come stalliere. «C’è stato un momento in cui  c’era timore [...] che loro hanno messo Mangano attraverso Marcello». Il ruolo di Dell’Utri tuttavia non sembra esaurirsi nel fare da collegamento tra Berlusconi e Mangano. Si sente nell’audio: «Dell’Utri era praticamente quello che investiva..Chi può parlare? Solo Dell’Utri». Non manca infine quello che sembra essere a tutti gli effetti un giudizio complessivo sulla vicenda:«La vera storia della vicenda Berlusconi? mafia…mafia..mafia».

ASCOLTATO DAI PM – Di fronte ai pubblici ministeri di Palermo Fede ha raccontato degli obblighi di “sostegno” che Dell’Utri aveva nei confronti della famiglia di Mangano, e di come Berlusconi glielo ricordasse frequentemente. Sul perché di questo sostegno, Fede racconta che in quel periodo Mangano era sotto interrogatorio, e che spesso gli veniva chiesto conto dei suoi rapporti con Berlusconi. Interrogato sul periodo cui si riferisce, Fede ha posto gli eventi in un periodo antecedente all’entrata in politica dell’ex Cavaliere. Secondo gli inquirenti invece, la conversazione potrebbe risalire in un periodo a cavallo tra il 1995 e il 1996, poiché in quegli anni, a differenza che nel 1994, Mangano era in carcere.

LA RISPOSTA DI FEDE –
L’ex direttore del Tg4 nega tutto. «È tutto falso, l’ho già detto ai magistrati e ho denunciato quel truffatore per calunnie e minacce gravi»,  ha affermato all’Ansa Fede, accusando Ferri di aver manipolato le sue dichiarazioni.

Carlo Perigli

@c_perigli

foto: ilpuntodiprato.altervista.org

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