“Star Wars – Il Risveglio della Forza” o la “Disney colpisce ancora”?

Il nuovo attesissimo capitolo della saga creata da George Lucas, diretto stavolta da J. J. Abrams, arriva oggi nelle sale italiane. Ecco cosa dobbiamo aspettarci.

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“Star Wars – Il Risveglio della Forza”

Era il lontano 1977, e nelle sale cinematografiche statunitensi faceva il suo ingresso un film destinato a lasciare un marchio indelebile nella storia del cinema. Star Wars (Guerre stellari), poi re-intitolato Episodio IV – Una nuova speranza, raccontava la storia di un giovane, chiamato Luke Skywalker (interpretato da un attore esordiente, un certo Mark Hamill) destinato a salvare una Galassia immaginaria dalla minaccia dell’Impero, guidato dai crudeli Sith votati al misterioso “Lato Oscuro” della Forza.

IL RETROSCENA SUL PRIMO FILM - Leggenda vuole che, dopo una proiezione privata per i suoi amici, il regista del film George Lucas venisse aspramente criticato da Brian De Palma per il tono del film, un mix di favolistico ed epico che il regista di Carrie aveva gradito ben poco. Solo Steven Spielberg difese l’amico e, per scommessa, scrisse in una busta, poi sigillata, la cifra che secondo lui il film avrebbe incassato: 20 milioni di dollari. Il caso volle, però, che Star Wars incassasse ben 10 volte tanto. E ancora più paradossale fu il fatto che, durante le prime settimane successive all’esordio (il 25 maggio del 1977), meno di 40 sale cinematografiche in tutti gli Stati Uniti accettarono di proiettare il film. Eppure, con un budget di “soli” undici milioni di dollari, un anno dopo Star Wars ne aveva incassati oltre duecento. E nonostante le pesanti critiche subite, il film riuscì a zittire anche i critici, incassando a livello internazionale ben 775 milioni di dollari, di cui 460 milioni solo negli USA. Fu così che Lucas, grazie al successo della pellicola, iniziò la lavorazione per altri due sequel del film. Di tutti quelli della saga però, l’Episodio IV fu quello che costò di meno.

Luke Skywalker (Mark Hamill) nella famosa scena dell'Episodio IV - "Una nuova speranza"

Luke Skywalker (Mark Hamill) nella famosa scena dell’Episodio IV – “Una nuova speranza”

L’INTUIZIONE DI LUCAS - Oltre ad aver riscritto i libri della fantascienza (e dei botteghini) al cinema, Star Wars vanta anche un altro primato. Quello di essere stato il film che ha tratto il maggior vantaggio dalle pratiche di marketing legate al merchandising. Fino ad allora, infatti, solo la Walt Disney Company (guarda caso) riusciva a trarre lauti guadagni da questa pratica. George Lucas ebbe la brillante idea di chiedere ai produttori i diritti delle licenze per il merchandising e i profitti dei prodotti derivanti dal film. I produttori, incuranti del potenziale che il film aveva e avrebbe avuto in seguito, accettarono. Lucas stipulò accordi di licensing con oltre cinquanta imprese, generando un’attività di merchandising senza precedenti che, solo nel primo anno, fruttò al regista ben 300 milioni di dollari. Oggigiorno, la vendita dei prodotti derivanti dalla saga frutta, solo negli Stati Uniti, 100 milioni di dollari l’anno e il totale, dal 1977 ad oggi, ammonta a 9 miliardi di dollari nel mondo.

L’INVESTIMENTO DISNEY - Cosa ci fanno tutti questi numeri in un articolo su un film, vi starete chiedendo a questo punto. Ma sono proprio i numeri a giustificare gli ultimi avvenimenti legati a Star Wars e al suo ritorno in sala. Nel 2012, infatti, la Walt Disney Pictures, che in questi ultimi anni si è dedicata al rispolvero in grande stile delle sue vecchie glorie (vedi i recenti Maleficent e Cenerentola, l’imminente Il Libro della Giungla e La Bella e la Bestia in lavorazione), ha acquisito la Lucasfilm per circa quattro miliardi di dollari, decisa a rilanciare la saga di Star Wars al cinema con una nuova trilogia che succedesse a quella originale proseguendo la storia raccontata dagli episodi IV, V e VI. E guardando Star Wars Il Risveglio della Forza, le vicende e i numeri fin qui elencati acquistano finalmente un senso agli occhi di uno spettatore informato sui fatti. Immaginiamo i produttori del film seduti a tavolino, chiedersi in che modo poter raggiungere non solo i fan storici ma anche il pubblico del nuovo millennio, cercando di portare il numero più alto possibile di persone in sala. Una mano si alza e propone di fare in modo che i protagonisti della nuova trilogia siano eroi in cui nuove fette di pubblico potenziale possano riconoscersi con più facilità: ovvero, una donna e un ragazzo di colore. Ecco, il gioco è fatto.

Il malvagio Kylo Ren (Adam Driver)

Il malvagio Kylo Ren (Adam Driver)

IL REGISTA CHE NON TI ASPETTI - Ora, si sa che questo tipo di cinema nasca non tanto con intenzioni artistiche o, come spesso si vuole far credere, con nostalgiche e benevole intenzioni di regalare ai fan nuove avventure cinematografiche per Natale, quanto per rimpinzare le casse di una realtà integrata di produzione e distribuzione che necessita di cash flow per realizzare le imponenti opere promesse ormai a orde di fan in tutto il mondo (vedi i blockbuster Marvel e la nuova trilogia di Star Wars, appunto, i cui episodi saranno per giunta intervallati, anno per anno, da nuovi spin-off sulla saga). Ecco, allora, apparire nella lista dei possibili registi uno di quelli più ferrati e talentuosi nel genere fantascientifico, ovvero J. J. Abrams, che è stato capace di resuscitare la saga di Star Trek con ottimi risultati (i fan puristi di Star Wars rabbrividiranno al pensiero che un regista di Star Trek possa dirigere un episodio di Star Wars, ma tant’è). Quindi, in sintesi, il nuovo episodio di Star Wars va preso per quello che è: una macchina da guerra capace di portare al cinema milioni di persone (e di quattrini). E, a giudicare dal risultato raggiunto, ci riuscirà senz’altro.

Han Solo (Harrison Ford) e Chewbacca (Peter Mayhew)

Han Solo (Harrison Ford) e Chewbacca (Peter Mayhew)

I PERSONAGGI - Senza addentrarci inutilmente in dettagli sulla trama ed inutili spoiler, vi basti sapere che Star Wars Il risveglio della Forza è ambientato circa trent’anni dopo la sconfitta dell’Impero e di Darth Vader da parte di Luke (Mark Hamill), che ora è scomparso su un pianeta sconosciuto dopo la restaurazione di un nuovo impero, chiamato il Primo Ordine, guidato dal leader supremo Snoke (Andy Serkis) e il suo allievo votato al Lato Oscuro, Kylo Ren (Adam Driver). Contro di loro si erge la Resistenza, guidata dalla principessa Leia (Carrie Fisher), la quale è in attesa che il pilota Poe Dameron (Oscar Isaacs) porti il droide BB-8 alla loro sede segreta perché in possesso di un’importante informazione sulla scomparsa dell’unico Jedi rimasto nella Galassia. Sulla sua strada, Dameron incontra l’Assaltatore ribelle Finn (John Boyega) il quale, a sua volta, si ritroverà, suo malgrado, insieme alla giovane ladra di rottami Rey (Daisy Ridley), al comandante Han Solo (Harrison Ford) e al suo compagno Chewbacca (Peter Mayhew) per una nuova spaziale avventura.

UNA TRAMA CONTEMPORANEA - I fan di Star Wars possono star tranquilli: Il Risveglio della Forza non è neanche lontanamente simile all’Episodio I – La minaccia fantasma né a tutta la trilogia prequel. Niente Jar Jar Binks, niente elucubrazioni sulla Forza, niente dialoghi imbarazzanti. L’Episodio VII ha tutto quello che necessita per essere un nuovo potente inizio di una saga adatta al nuovo millennio (e per questo epurata di eccessive dietrologie filosofiche e votata principalmente all’azione), in perfetta linea con la trilogia di cui è la naturale prosecuzione. L’aiuto delle nuove tecnologie digitali, della CGI e del 3D è certo fondamentale (e ai giovani più avvezzi alle sale cinematografiche e alle nuove tecnologie tutto questo, probabilmente, non stupirà nemmeno), ma il grosso lo fanno le innumerevoli citazioni (registiche e contenutistiche) sparse per tutto il film (come i nostalgici rottami di quelle astronavi che abbiamo avuto modo di conoscere anni e anni fa). Certo, l’influenza della Disney, in qualche modo, c’è e si palesa nella conflittualità tipica del nucleo familiare (di quale famiglia stiamo parlando lo scoprirete guardando il film) reiterata in tante e note pellicole, e nel percorso di formazione dell’eroe protagonista (tipico della favola) il cui destino comincia a essere chiaro già dopo mezz’ora di proiezione. E se siete avvezzi all’universo cinematografico della Marvel, in alcune scene il Leader Supremo Snoke (intepretato dal re del motion capture Andy Serkis) vi ricorderà non poco il gigante Thanos, ma siamo sicuri che gli inseguimenti spaziali, i dialoghi serrati e i numerosi momenti comici vi faranno dimenticare, almeno per due ore e mezza, tutto quello che fin qui avete letto.

I nuovi protagonisti: Rey (Daisy Ridley), il droide BB-8 e Finn (John Boyega)

I nuovi protagonisti: Rey (Daisy Ridley), il droide BB-8 e Finn (John Boyega)

IL NUOVO CHE AVANZA - È probabile che qualche fan accanito non apprezzi questa nuova edizione (per motivi pressoché ignoti, visto che Il Risveglio della Forza ha tutte le carte in regola per farsi amare), ma bisogna essere in grado di lasciarsi il passato alle spalle e capire che, oggi, sono spesso le dinamiche di marketing a guidare scelte contenutistiche e produttive di un film. E bisogna comprendere anche che linguaggi, contenuti e soprattutto, il pubblico a cui questi sono destinati, cambiano, inevitabilmente, col passare del tempo. Si può scegliere di restare nostalgici e vivere in un passato immaginario circondati di tazze marchiate, peluche di Yoda e spade laser giocattolo, oppure svegliarsi dal letargico torpore, accettare il fatto che il mondo di Star Wars, che lo si voglia o no, cambierà (pur seguendo la linea tracciata da Lucas) e scegliere di farne parte senza troppi pensieri (quelli lasciateli a chi dei film, oltre a vederne, ne deve pure scrivere).

David Di Benedetti

@davidibenedetti

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