
Siria: 11mila bambini morti dall’inizio della guerra
Londra – Cifre agghiaccianti quelle provenienti da Londra, precisamente da uno studio sulle stime di morti della guerra in Siria dall’inizio del conflitto. Secondo quanto rivelato da un rapporto dell’Oxford Research di Londra, sarebbero oltre 11mila i bambini morti in Siria dall’inizio del conflitto. Il rapporto evidenzia come i bambini siano spesso stati uccisi da bombe, mentre una grossa percentuale sia deceduta in seguito ai colpi dei cecchini o ancora peggio in seguito alle ferite riportate nelle torture. Il rapporto parla anche di «esecuzioni sommarie»: in totale sono le 11.420 vittime sotto i 17 anni, di cui 2.223 sono morti nella zona di Aleppo. Il rapporto prosegue fornendo altre cifra agghiaccianti: 389 sarebbero i bambini uccisi dai colpi dei cecchino, 764 sarebbe stati «sommariamente giustiziati». mentre più di 100 sarebbero stati torturati.
NUOVI SCONTRI - Nel frattempo gli scontri proseguono: almeno 72 combattenti sarebbero morti negli scontri tra i gruppi di estremisti islamisti e l’esercito regolare, sostenuto dagli Hezbollah libanesi e dai miliziani sciiti iracheni, avvenuti sabato nella regione orientale siriana della Ghuta, a est di Damasco. La notizia è stata riferita dall’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh). Tra i morti ci sarebbero anche 5 reporter locali. I giornalisti sono stati uccisi mentre seguivano gli scontri, tre di loro erano a fianco dei ribelli.
ALMENO 160 MORTI - In totale nelle ultime 48 ore il bilancio è di almeno 160 tra ribelli e soldati caduti nei violenti combattimenti avvenuti nella Ghuta orientale, considerata “la roccaforte” degli insorti. L’esercito ha ottenuto alcuni importanti successi nella provincia di Damasco, che hanno favorito il blocco dei rifornimenti ai ribelli situati nei quartieri meridionali della capitale. Di conseguenza, gli insorti stanno cercando di rompere l’assedio imposto da mesi dall’esercito. La situazione siriana sarà al centro di un incontro che si terrà domani a Ginevra tra il mediatore internazionale Brahimi e i viceministri degli esteri di Russia e Stati Uniti. Saltato invece l’incontro tra lo stesso Brahimi e il segretario di Stato Usa John Kerry.
Alberto Staiz