Sicilia, al via il progetto per produrre energia dagli agrumi

Avviato a Catania il progetto per produrre energia dagli scarti degli agrumi. Secondo gli ideatori, il sistema potrebbe interessare l'intera Sicilia

siciliaÈ stato inaugurato a Catania il progetto pilota, realizzato dall’Università di Catania insieme al Distretto agrumi di Sicilia, volto alla produzione di energia dallo scarto degli agrumi. Secondo gli ideatori, il gas prodotto dal c.d. “pestazzo”, ovvero il residuo umido dato dalla lavorazione degli agrumi, verrebbe trasformato in biomassa, dalla quale si otterrebbe agevolmente energia elettrica. La potenza sviluppata sinora dal sistema, che attualmente fornisce circa cinquecento metri cubi di biogas, necessari per attivare 1 megawatt di energia elettrica, permette di coprire il consumo energetico medio di 333 abitazioni.

I LATI POSITIVI – Secondo Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, il progetto in corso comporta tre fattori positivi: il primo è la “trasformazione” del pestazzo, «che da fattore critico ha tutte le potenzialità per diventare una risorsa»; il secondo è dato dalla promozione del «dialogo tra pubblico – le università – e privato – le aziende della filiera», mentre particolare attenzione viene attribuita alla «carica di energia positiva necessaria al cambio di rotta di tutto il comparto». L’obiettivo finale del progetto prevede la creazione di circa venti impianti sulla base di quello pilota realizzato a Catania, che sarebbero in grado di risolvere il “problema” dei residui agrumicoli in Sicilia. Difatti, la digestione anaerobica permetterebbe di risparmiare sui costi altrimenti destinati allo smaltimento delle oltre 340 mila tonnellate di pestazzo prodotte mediamente ogni anno, il cui costo supera i 10 milioni di euro.

IMPATTO AMBIENTALE  - Secondo quanto riportato da TgCom, il sistema, oltre ad essere particolarmente produttivo, non recherebbe danni all’ambiente, evitando inoltre l’accumulazione di rifiuti e scarti industriali, attraverso la produzione di«energia pulita». Il trattamento anaerobico viene inoltre consigliato da diversi esperti, che lo pongono come una valida alternativa agli impianti a combustione, per quanto riguarda sia la qualità dell’area che l’idoneità all’allevamento e all’agricoltura nelle zone interessate da tali strutture.

Carlo Perigli
@c_perigli

foto: siciliatg.it

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