Come si diventa santi. La canonizzazione dei due Papi

Domani sarà il grande giorno della canonizzazione in Vaticano dei due papi, Papa Giovanni XXIII (il “Papa Buono”) e Papa Giovanni Paolo II. Una giornata, quella del 27 aprile, che sarà ricordata anche per la presenza di due Papi viventi, Francesco e Ratzinger. Ma come si diventa Santi? Come funziona il processo di canonizzazione  (o processo canonico)?

COME SI DIVENTA SANTI: I REQUISITI – Santo significa “separato” e consiste nel passaggio dallo stato di peccato a quello di grazia. Vista l’attenzione mediatica e la profonda devozione dei fedeli nei confronti di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, è utile spiegare come viene  disciplinata la canonizzazione dei santi e il processo verso la santificazione che si concluderà domani in Piazza San Pietro con la celebrazione  della Messa da parte di Papa Francesco e Benedetto XVI, insieme. Ecco le condizioni:

  • il candidato deve essere morto da almeno cinque anni. Ci sono però delle eccezioni, come quella fatta da Benedetto XVI per Giovanni Paolo II con una dispensa.
  • Deve essere già stato proclamato Servo di Dio e poi Beato.
  • È richiesto il riconoscimento di miracoli attribuiti all’intercessione della persona oggetto del processo: almeno uno se è morto martire, o due se non è stato martirizzato (spiegate nei prossimi paragrafi).

Si tratta ovviamente di un procedimento molto lungo e burocratico, anche se è stato molto semplificato da Giovanni Paolo II nella Costituzione Apostolica Divinius Perfectionis Magister.

canonizzazione dei due Papi

I VARI PASSAGGI – Ecco le varie tappe e passaggi per il processo di canonizzazione:

  • Fase d’indagine diocesana: il Vescovo deve accertare il fumus boni iuris, in italiano «parvenza di buon diritto» circa la richiesta di canonizzazione e la presunzione dell’esistenza di sufficienti presupposti per applicarla. Il vescovo chiede al Vaticano di iniziare l’istruttoria e inizia ad ascoltare le testimonianze e a leggere i documenti che provano le “virtù eroiche” per diventare Servo di Dio.
  • Congregazione delle Cause dei Santi: gli atti e i documenti vengono trasmessi in duplice copia alla Congregazione delle Cause dei Santi, un organismo che ha sede in Vaticano e che procede ad una serie di esami.  Il dossier viene sottoposto ad un esame teologico sotto la direzione del “promotore della fede”, anche chiamato “avvocato del diavolo”. Dopo il gruppo di teologi, il faldone è trasmesso ai cardinali e poi ai vescovi membri della Congregazione che deciderà se tutto il processo può essere proposto al Papa, al quale spetta l’ultima decisione. La Congregazione proclama così il candidato Beato.

CONFESSORI O SANTI MARTIRI -  Quando la Congregazione proclama il candidato Beato bisogna fare la distinzione tra: Martiri e Confessori. Esistono infatti queste due grandi “famiglie” di santi. I confessori sono cristiani che hanno cercato di seguire gli insegnamenti e i consigli di Gesù con l’unico motivo di fare la sua volontà, senza subire il martirio. Nella seconda “famiglia” ci sono invece i martiri, cristiani rimasti fedeli a Cristo e che lo hanno imitato fino all’estremo sacrificio, quello della Croce, morendo per la loro fede.

canonizzazione

I MIRACOLI - Come detto prima, il processo canonico ha bisogno, per avere buon esito, che vengano riconosciuti dei miracoli. Ai Confessori, per essere beatificati, è richiesto un miracolo, “prova” che non è richiesta ai Martiri. Ma sia Martiri che Confessori per diventare santi devono essere vedersi attribuiti un altro miracolo. La stragrande maggioranze dei miracoli sono di guarigione: per questo la Congregazione può chiedere un parere scientifico da parte della Consulta medica per stabilire se ci sono cause scientifiche per la guarigione o se si è, in effetti, di fronte ad  una guarigione inspiegabile. Ma la decisione se considerare o meno la mancanza di spiegazione scientifica come un miracolo, oppure no, viene deciso dalla Consulta teologica, nel passaggio successivo.

LA CANONIZZAZIONE CON LA SENTENZA DEL PAPA – È il Papa che proclama Santo un Beato, con una sentenza che giunge dopo un’accurata indagine. La Congregazione nomina un relatore che dovrà raccogliere testimonianze e prove del miracolo richiesto per la canonizzazione, sottoponendolo a tutti i vari procedimenti fino al Papa. Con la sua approvazione l’ultimo passaggio è l’inserimento nel catalogo dei santi.

Valentina Gravina

@valegravi

Clicca qui per tutte le info utili per muoversi a Roma il giorno della canonizzazione

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