
Serie A, pagelle 28esima giornata: Cavani vs Balotelli per un posto in Champions
Se ti chiami Allegri, hai in squadra un Abbiati che sembra vivere una seconda giovinezza e un certo Balotelli, allora puoi coltivare sogni di rimonta; se poi hai dalla tua arbitri che sembrano soffrire dello stesso problema fisico di cui soffre, da qualche tempo, anche il Presidente della tua società, allora puoi, addirittura, sognare di ambire al secondo posto. Per tutte queste ragioni, non era questa la partita che il Palermo avrebbe potuto vincere.
Bologna 5,5 – Juventus 7
Ci sono allenatori che si impegnano, anima e cuore, per risultare allo stesso tempo antipatici, affascinanti e vincenti. In questo Mourinho ha fatto scuola e non sembrano mancare tentativi di imitazione. Ultimo nell’ordine quell’Antonio Conte che sarà pure vincente e antipatico (leggasi, in questo senso, l’esultanza esagerata di Bologna), ma in quanto a charme ne ha di strada da fare. Quanto alla partita, Juve schiacciasassi e sempre più vicina al secondo scudetto consecutivo; Bologna tenace e, nonostante la sconfitta, sempre più vicino alla salvezza.
Fiorentina 6,5 – Genoa 5,5
“Demenza da calciomercato”: è questa la diagnosi ascrivibile a Cassani che, su calcio d’angolo di Borja Valero, vede viola e, memore della sua passata esperienza, insacca nella porta sbagliata. Bella ma incompiuta: continua ad essere così la squadra di Montella che, se avesse a disposizione un centravanti vero, avrebbe molti punti in più; tenace ma sfortunato il Genoa di Ballardini, costretto a rinunciare a uomini-chiave.
Catania 7 – Udinese 5
Da un paio di settimane si afferma che il Catania avrebbe dovuto superare una prova di maturità identificata, volta per volta, nelle sfide contro Inter e Juve, perse più per demerito arbitrale che per propri errori. Invece, la vera prova di maturità arriva contro l’Udinese, una diretta concorrente per l’Europa, superando il blocco psicologico del dover sempre mostrare di essere diventata grande.
Pescara 5,5 – Chievo 6,5
Stoian, chi è costui? È quello che si saranno chiesti i difensori del Pescara, quando il centrocampista del Chievo ha deciso di mettere a segno la “perla” della giornata, regalando una quasi sicura salvezza alla propria squadra e condannando quasi certamente il Pescara alla serie B.
Siena 6 – Cagliari 6
Il bicchiere mezzo pieno, stavolta, lo vede il Siena che continua a racimolare punti, con le dirette concorrenti che perdono, nonostante sia stato messo letteralmente sotto dal Cagliari.
Napoli 6,5 – Atalanta 5,5
Ok, va bene, si è sbloccato e così, almeno per un po’, verrà silenziata la noiosa polemica relativa all’astinenza dal gol di Cavani e la relativa ricerca delle possibili cause (ultima, nell’ordine, la bega familiare). Eppure Cavani ha sbagliato almeno altre 3 occasioni nitide, la difesa partenopea si è fatta bucare per due volte, Hamsik continua a sfornare prestazioni normali: segni non positivi in vista della sfida a due con il Milan per la conquista del secondo posto.
Roma 7 – Parma 5
Che in città ci fosse un Francesco di cui, da qualche giorno in questa parte, si parla più di lui non gli andava troppo a genio e così Totti si riprende il ruolo che gli spetta da diversi anni a questa parte, distribuendo parabole di bel calcio e mettendo a segno una rete su punizione. Il Parma sembra essere ritornato alla fase involutiva precedente alla vittoria di una settimana fa contro il Torino ma, dinanzi a questo Francesco (Totti), c’era davvero poco da fare.
Torino 6,5 – Lazio 5,5
In un campo pesante ai limiti dell’impraticabilità, la Lazio, cui non è spettata la stessa fortuna dell’Inter, paga lo scotto delle fatiche di Europa League e incappa in una sconfitta immeritata. Il Toro di Ventura si gode una salvezza quasi sicura e la convocazione in nazionale di Cerci.
Antonio Giordano