
Serie A 2015/2016: le big ai blocchi di partenza
Ancora la sessione estiva del calciomercato non è finita ma domani inizia ufficialmente la Seria A 2015/16. È quindi inevitabile che si comincino a valutare le rose delle squadre che, nei prossimi 9 mesi, si daranno battaglia per obiettivi importanti. Ecco, quindi, come si presentano le principali squadra ai blocchi di partenza della prossima Serie A.
JUVENTUS - In molti hanno detto e scritto che la Juventus si è indebolita a causa degli addii di Tevez, Pirlo e Vidal. Ma la società bianconera ha semplicemente fatto quello che ogni dirigenza intelligente e capace avrebbe fatto: rinnovare una squadra che aveva vinto (quasi) tutto. Khedira a zero è un gran colpo, infortuni permettendo. Dybala è un giovane dalle grandiosi speranze e Mario Mandzukic è un signore che nelle ultime tre stagioni ha segnato più di sessanta gol, non proprio robetta. La prossima squadra da battere nella prossima Serie A è ancora la Juventus, senza se e senza ma. E il fatto che il primo trofeo stagione- la supercoppa italiana – la Juventus se lo sia aggiudicato grazie ai gol di due dei nuovi arrivi ne è la dimostrazione.
ROMA - Non si esagera se si afferma che quello ancora in corso è il miglior calciomercato della carriera di Walter Sabatini. Edin Dzeko non ha bisogno di presentazioni, Salah è giovane e talentuosissimo, Szczesny è la sicurezza fra i pali che la Roma non ha da tempo immemore, Rudiger è uno dei migliori giovani centrali difensivi d’Europa. Gli acquisti sono stati fatti senza cedere nessun big. Romagnoli? Sarebbe stato un ottimo cambio, ma niente di più. Per rendere l’opera perfetta mancherebbe solo il rientro di Strootman, ma Sabatini in questo caso non può farci niente. Insomma, la Roma ha tutto per poter vincere la prossima Serie A. Spetta a Rudi Garcia realizzare il sogno del popolo giallorosso.
MILAN - I mezzi d’informazione sportiva sembrano innamorati del nuovo Milan targato Sinisa Mihajlovic. Ma qualche dubbio sulle potenzialità dei rossoneri è più che legittimo. La difesa è formata da Romagnoli, Ely, Mexes, Zapata, Alex, Paletta, Zaccardo. I bunker sono un’altra cosa. Il centrocampo è più di quantità che di qualità e manca un vero regista. Carlos Bacca e Luiz Adriano possono fare molte reti, ma considerando che la Serie A la vince quasi sempre la squadra che subisce meno gol tutto questo ottimismo intorno alla società di Silvio Berlusconi sembra eccessivo.
INTER - Per i nerazzurri occorre fare il discorso opposto rispetto a quello fatto per il Milan. Tutti ne parlano malissimo ma non si capiscono i motivi. Con Murillo e Miranda è stata sistemata una difesa a dir poco pericolante, e Handanovic (senza alcun dubbio il miglior portiere della Serie A) che a maggio sembrava pronto a partire alla fine è rimasto. Kondogbia ha tutto per essere il miglior centrocampista del campionato e la coppia Icardi-Jovetic ha pochi eguali. Forse per lo scudetto è ancora presto, ma perché la squadra di Mancini non dovrebbe lottare almeno per il terzo posto?
NAPOLI - Forse non è molto fotogenico, ma Maurizio Sarri è uno dei migliori allenatori della Serie A. C’è un dato che deve far riflettere: l’ultimo Napoli di Benitez che doveva vincere qualcosa ha subito 54 gol. Il piccolo Empoli di Sarri che doveva solo salvarsi, invece, ne ha subiti 52. L’allenatore classe 1959 sembra proprio l’ideale per correggere il più grosso difetto della squadra napoletana. Per quello che riguarda la fase offensiva, il Napoli ha in rosa Mertens, Insigne, Callejon, Higuain. Giocatori che tutti gli allenatori del mondo vorrebbero avere. L’unico dubbio è: riuscirà Sarri a gestire nel migliore dei modi il doppio impegno (triplo se si conta anche la Coppa Italia)?
LAZIO - Molto dipenderà da quello che succederà mercoledì alla BayArena di Leverkusen. Se la Lazio dovesse accedere alla fase a gironi della Champios League allora probabilmente Lotito e Tare potranno piazzare un paio di colpi che renderebbero la squadra competitiva per la zona-Europa. Se, invece, alla squadra di Roger Schmidt dovesse riuscire la rimonta, per i biancocelesti sarebbe davvero difficile riuscire a stare al passo delle altre big che si sono rafforzate sul mercato. Non aver ceduto Felipe Anderson o Candreva è uno sforzo notevole, e Ricardo Kishna ha tutto per essere il giocatore rivelazione del prossimo campionato, ma per fare il salto di qualità in difesa e a centrocampo ci vogliono i soldi che solo l’Europa che conta può portare.
TORINO - Quatto quatto, il Torino ha fatto un ottimo mercato. Con il sacrificio di Matteo Darmian (a proposito, perché non l’ha preso una big italiana?) sono stati presi Avelar, Zappacosta, Obi, Baselli, Belotti. Nel complesso la squadra non è per niente male. Saranno i granata la sorpresa della prossima Serie A?
Giacomo Cangi
foto: bolapop.com; todaysport.it