
Sempre più bambini soffrono di ipertensione arteriosa
Insieme al problema obesità, che da anni desta la preoccupazione di medici e genitori, si è diffusa la notizia che sempre più bambini negli Stati Uniti potrebbero essere a rischio ipertensione. Non è da escludere che obesità e ipertensione siano tra loro collegate: entrambe le condizioni mediche sono responsabili della diminuzione delle aspettative di vita dei pazienti.
Più di un quarto dei bambini a rischio ipertensione hanno vasi simili a quelli di soggetti molto più vecchi e la situazione è particolarmente grave se si pensa che esiste la possibilità teorica che alcuni di questi bimbi possano soffrire di ictus o infarto nel corso della propria vita. La malattia ipertensiva infatti provoca disturbi che gravano sugli organi vitai quali il cervello, il cuore, la retina, i vasi arteriosi e le reni. Il primo provvedimento da prendere è senza dubbio quello di sottoporre i giovani pazienti a una misurazione frequente della pressione, soprattutto tenendo in considerazione che l’ipertensione arteriosa nelle fasi iniziali in modo particolare, non produce sintomi caratteristici e facilmente riconoscibili.
Tutti i pazienti affetti da ipertensione arteriosa e nello specifico i più giovani, dovrebbero essere incoraggiati a modificare il proprio stile di vita tenendo sotto controllo il peso corporeo, limitando il consumo di sodio e praticando esercizio fisico regolare.
Sara Mariani