San Francisco, proposta per mettere al bando le sigarette elettroniche

sigaretta elettronica prev - scienza.panorama.it

Le autorità di San Francisco hanno avanzato una proposta per proibire la vendita delle sigarette elettroniche; la reazione da parte della comunità cittadina del ‘vaping‘ non si è fatta attendere, ed è stata piuttosto veemente, soprattutto perché nessun provvedimento analogo è stato proposto per le sigarette tradizionali, almeno per il momento.

La metropoli californiana non è nuova all’adozione di misure restrittive nei confronti delle e-cigarettes: a giugno scorso, infatti, era stato imposto il divieto di aggiungere aromi negli e-liquid, ovvero il fluido utilizzato nelle sigarette elettroniche.

La proposta di legge

Nello specifico, la proposta del governo cittadino prevederebbe il divieto di vendere prodotti per il consumo di tabacco vaporizzato che non abbiano ottenuto l’ok da parte della Food and Drug Administration. Dal momento che nessun dispositivo è stato ancora testato, e quindi nessun prodotto è approvato dalla FDA, il divieto si tradurrebbe in una completa messa al bando delle sigarette elettroniche e dei prodotti. La prassi prevede che la FDA controlli e certifichi tutti i nuovi prodotti a base di tabacco ma, durante l’amministrazione Trump, le sigarette elettroniche sono ancora state oggetto di verifica.

In una conferenza stampa, il Procuratore Generale Dennis Herrera ha accusato la Food and Drug Administration di “non aver svolto il proprio lavoro” dal momento che le sigarette elettroniche (entrate nella giurisdizione della FDA già nel 2016) “circolano liberamente in strada malgrado le verifiche pre-vendita non siano state effettuate da nessuno“.

L’obiettivo di una misura così drastica, almeno secondo le autorità che hanno formulato la proposta, sarebbe quello di impedire la diffusione delle e-cigarettes presso un pubblico di giovani e giovanissimi.

Le reazioni della A.V.A. e della Juul Lab

Su questo punto, anche la American Vaping Association si è espressa sulle stesse posizioni: “nessun minore dovrebbe svapare“, ha dichiarato Gregory Conley - il presidente dell’Associazone – in un’intervista rilasciata a Usa Today, aggiungendo però che “nessun politico dovrebbe cercare di imporre un moderno proibizionismo“.

Il provvedimento proposto dall’amministrazione cittadina andrebbe a colpire principalmente la Juul Labs, colosso produttore delle e-cigarettes che ha sede proprio a San Francisco. L’azienda ha espresso la propria posizione, piuttosto critica, tramite un comunicato ufficiale inviato a Gizmondo: “Condividiamo la preoccupazione da parte della Città di San Francisco in merito all’uso di tabacco e prodotti vaporizzati, inclusi i nostri. Ma l’impatto primario di questa proposta di legge sarà limitare l’accessibilità da parte dei fumatori adulti a prodotti che possono aiutarli ad allontanarsi dalle sigarette combustibili. Questa proposta solleva una domanda: perché la Città di San Francisco sarebbe a proprio agio a lasciare in vendita sugli scaffali le sigarette combustibili quando si sa che uccidono più di 480mila americani ogni anno?”.

Un punto di vista similare è quello espresso da Michael Siegel, docente dell’Università di Boston, secondo il quale si tratta di una proposta folle, perché bandisce un prodotto che potrebbe avere effetti deterrenti positivi su chi cerca di smettere di fumare del tutto mentre lascia in commercio le sigarette tradizionali, la cui dannosità per la salute è ampiamente comprovata.

La situazione italiana

In Italia, la situazione è certamente diversa. La commercializzazione delle e-cigarettes è libera almeno per quanto concerne i dispositivi, mentre per i liquidi l’ultima legge di bilancio consente la vendita solo ai soggetti che hanno l’autorizzazione della ADM, l’Agenzia Dogane e Monopoli di Stato. Nel nostro paese è possibile acquistare liberamente le sigarette elettroniche, rivolgendosi sia a negozi fisici sia ai rivenditori specializzati, come ad esempio Vaporoso, raggiungibili tramite i propri store on-line.

Per quanto concerne la situazione relativa i fumatori nel nostro paese, essi sono oltre 11 milioni (più del 22% della popolazione) mentre 1.3 milioni di persone utilizzano sigarette elettroniche; di queste, secondo i dati raccolti e pubblicati dal Corriere della Sera, i due terzi sono costituiti da fumatori ‘duali’, ossia da persone che abitualmente consumano sia tabacco vaporizzato che tramite combustione.

Foto via panorama.it, reggiosera.it

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