
Salva il nostro pianeta: ora o mai più
Abbiamo sentito parlare di Greta Thunberg a lungo e ancora ne sentiamo parlare: la ragazza che ha dato una scossa al mondo con i suoi scioperi per il clima (scioperi scolastici, ricordiamo), ha certamente molto fatto parlare di sé, ma per una causa di cui davvero valeva la pena parlare. Il nostro pianeta, la sua salute e il poco tempo che ci resta per dare una forte sterzata ai comandi per riuscire a salvare la vita delle prossime generazioni. Troppo dramma? Assolutamente no: forse, troppo poco.
Nelle prossime righe vedremo cosa sta accadendo nel mondo in questi mesi, così da meglio mettere in correlazione alcuni eventi che, se presi singolarmente, potrebbero non destare troppi sospetti o troppi allarmi, mentre se presi come quadro generale…ecco che la situazione cambia.
FUOCO, TERRA, ARIA, ACQUA: COME GLI ELEMENTI SEMBRANO RITORCERSI CONTRO DI NOI
Abbiamo assistito a delle alluvioni in zone nelle quali difficilmente un’alluvione stava nell’ordine delle cose: parliamo del Belgio. È del mese scorso, infatti, l’alluvione che ha distrutto case e infrastrutture e fatto perdere la vita a 36 persone. Pensate che sia un caso isolato? Vi sbagliate. Assistiamo in questi giorni all’incendio di alcune vaste aree boschive in Siberia. Un tempio dei ghiacci, rinomato per le sue temperature ben poco ospitali, ora va a fuoco. Oltre a questo, uragani, scioglimento di ghiacciai perenni (interessati sono non solo i poli, dai quali ci giunge l’eco della rassegnazione degli orsi polari, ma anche zone molto più vicine a noi, pensiamo ai ghiacciai perenni dell’Appennino e delle Alpi, che di anno in anno si ritirano sempre più).
La fauna, ovviamente, è massimamente interessata a questi stravolgimenti, e non solo per il numero di esemplari morti che, purtroppo, ogni anno ci tocca registrare, ma anche per il cambiamento radicale del loro habitat, che li spinge a migrare per cercare nuove zone in cui vivere, oppure nuove zone per cacciare: pensiamo agli stambecchi che ormai si possono ammirare solo a quote molto più alte rispetto al passato o ai lupi e agli orsi che si avvicinano sempre più ai paesi per nutrirsi.
Insomma, troppi temi lasciati nelle mani di poche multinazionali e di governi sempre più in balia degli eventi: l’importanza dell’acqua sul nostro pianeta, ad esempio, è qualcosa di cui dovremmo far tesoro tutti, anche nel nostro piccolo, evitando gli sprechi e cercando di dosarla al meglio.
Così come l’energia: il consumo smodato di risorse che crediamo illimitate e pulite non ci rende onore, anche perché troppo spesso queste risorse non sono né illimitate né, tantomeno, pulite.
Certo, noi come individui abbiamo un raggio d’azione limitato, almeno finché il pianeta sarà vessato da carbone, petrolio, rifiuti gettati in mare come fossero acqua fresca: ma qualcosa possiamo fare, e meglio sarebbe, per noi e per tutti, iniziare a farlo il prima possibile, perché il tempo, così come ci riportano gli ultimi dati degli studi dell’ONU, stringe. Il tempo potrebbe quindi strangolarci, rendendo l’aria irrespirabile, l’acqua imbevibile e facendoci sprofondare in un futuro che, ormai, appare sempre meno distopico.