
Russia, Alexei Navalny condannato a 5 anni di carcere
Mosca – Alexei Navalny, il blogger oppositore dell’attuale presidente russo Vladimir Putin, è stato condannato quest’oggi alla pena di cinque anni di carcere con l’accusa di appropriazione indebita, nello specifico di furto. La sentenza, duramente contestata dai legali di Navalny, sarebbe in tutto e per tutto di natura politica, non essendo le prove a carico del condannato concrete e reali.
I giudici del tribunale di Kirov, una città di quasi 500.000 abitanti posta a quasi 1000 km a nord di Mosca, avevano chiesto per Navalny una pena di dieci anni di reclusione, oltre al pagamento di una multa pari a un milione di rubli (circa 24.000 euro), per aver trafugato un quantitativo di legname dal valore di 16 milioni di rubli durante il suo incarico da consigliere comunale a Kirov a una società statale, la Kirovles.
«Non lasciatevi andare, non restate inattivi», ha fatto sapere l’attivista dell’opposizione russa attraverso i social network prima dell’emissione della sentenza, «per un reato molto grave», come hanno annunciato i giudici alla lettura del dispositivo. I sostenitori di Navalny hanno reagito immediatamente all’appello suo e della famiglia, preannunciando una manifestazione spontanea a Mosca, la quale però rischia di venire dispersa dalle forze di polizia, in quanto non autorizzata.
La sentenza, che secondo il blogger sarebbe «dettata da Vladimir Putin in persona», ha già fatto il giro del mondo, e «preoccupazione» per le libertà civili e per la trasparenza del sistema penale russo è stata espressa da Catherine Ashton, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la sicurezza.
Stefano Maria Meconi
@_iStef91