
Roma, in manette Enrico Nicoletti, storico cassiere della banda della Magliana
Roma – Mai come in questo caso vale il proverbio secondo cui “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Enrico Nicoletti, classe 1936, è stato arrestato nella tarda giornata di ieri nella capitale. L’accusa, che di certo non stupisce per l’uomo che ha gestito per anni la cassa della banda della Magliana, è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di millantato credito, truffa, usura, falso, riciclaggio e ricettazione.
Secondo gli inquirenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, Nicoletti sarebbe a capo di una nuova organizzazione criminale, finita nel mirino degli investigatori già da diversi mesi. L’arresto del pregiudicato non sarebbe quindi che l’ultimo –clamoroso- atto della cosiddetta operazione «Il Gioco è fatto», la quale aveva condotto a svariati arresti nella capitale già nell’ottobre scorso.
Con il fondamentale contributo della Guardia di Finanza, gli investigatori sono risaliti nelle ultime settimane ad un bottino di oltre 2 miliardi e mezzo di euro, accumulato grazie a numerose truffe che hanno visto come ignari protagonisti, tra cui medici, imprenditori e vip dello spettacolo, alcune persone interessante all’acquisto di beni immobili oggetto di aste giudiziarie.
La banda fingeva dunque di poter vendere alcune ville di lusso, salvo poi reinvestire i proventi dell’attività illecita in altre operazioni commerciali. Non sono neppure mancate minacce e ritorsioni a quanti mostrassero dei dubbi o volessero sottrarsi all’acquisto.
Un piano ben oleato, quindi, che conferma, a suo modo, la nomea di mago della finanza che Nicoletti si era guadagnato ai tempi della Magliana.
Non a caso, insomma, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ha bollato l’operazione come esempio di criminalità organizzata di elevato livello.
Redazione
Foto via: euronews.net