
Sciopero Forconi: scontri a Torino. Flop altrove ma continuano i presidi
Come molti sapranno oggi c’è stato lo sciopero dei Forconi, quel movimento appoggiato da associazioni di estrema destra, ma che si definisce contro ogni forma di politica. I punti caldi della protesta sono stati dislocati lungo tutto lo stivale e a pagarne le conseguenze sono stati i cittadini.
LA CITTÀ PIÙ COLPITA - Sin dai primi bagliori di luce Torino è stata completamente invasa dai manifestanti che hanno bloccato linee autobus, piazze, tram e traffico. La zona del centro è alla mercé dei manifestanti che hanno occupato anche i binari di Porta Susa e Porta Nuova per circa due ore. Inoltre molteplici sono stati gli scontri fra manifestanti e polizia, lancio di lacrimogeni, pietre e l’assalto ad un punto mobile di Sky. In piazza Castello è stato
lanciato di tutto, anche delle bombe carta. Un poliziotto è rimasto ferito a causa dei tafferugli ai quali hanno preso parte anche alcuni gruppi calcistici ultrà.
NEL RESTO D’ITALIA - In Vento gli autotrasportatori dei gruppi Life e Forconi hanno bloccato con i loro rimorchi le uscite dell’autostrada A4. In Lombardia l’adesione allo sciopero è stata molto limitata, giusto qualche sparuto gruppo ha distribuito dei volantini pacificamente. Situazione più allarmante in Puglia dove i manifestanti hanno bloccato la tangenziale di Bari. In provincia di Foggia blocco totale della circolazione sulla strada Ss16 da parte dei mezzi pesanti. Disagi a Genova al casello di Bolzaneto e rallentamenti in autostrada.
LE ISOLE E LA CAPITALE - La Sicilia, come già in tempi passati, è la sede del simbolo della protesta ma non sono stati registrati particolari disagi. Mentre in Sardegna, che si è definita autonoma nello sciopero sin dall’inizio, si è registrato un unico disagio causato dei mezzi pesanti che hanno bloccato l’accesso al porto di Cagliari. A Roma in effetti non ci sono stati disagi e al sit- in a Piazzale dei Partigiani ci sono tutt’ora solo un centinaio di persone.
Giulia Orsi
Foto: fanpage.it