
Renzi vs D’Alema: botta e risposta tra le due anime del Pd
Roma – Acceso botta e risposta quello verificatosi tra Matteo Renzi e Massimo D’Alema. Il sindaco di Firenze durante Che tempo che fa su Rai 3 si è rivolto all’ex segretario che qualche giorno fa lo aveva attaccato, spiegando: «C’era un suo disegno: Renzi vince le primarie, ma nei segretari di circolo e tra gli iscritti non ce la fa. D’Alema pensa che se vinciamo noi distruggiamo la sinistra, dimenticando che l’hanno distrutta loro la sinistra».
LA RISPOSTA - Dopo poche ore D’Alema, intervenendo ad Agorà sulla stessa rete ha detto: «Renzi continua ad attaccarmi. Vorrei ricordargli che abbiamo vinto due volte le elezioni e abbiamo portato la sinistra italiana per la prima volta nella sua storia al governo del Paese. Renzi mente. È spiritoso, ma superficiale e non depone a favore di chi dovrebbe diventare il leader del più grande partito italiano».
D’Alema ha inoltre puntualizzato: «Il vero cavallo di battaglia di Renzi, che di idee nuove ne ha proposte pochissime, è continuare ad attaccare me». Dopo un periodo di relativa pace tra le due anime del Pd il “vecchio” e il “nuovo”, D’Alema e Renzi hanno riaperto le ostilità.
OCCHIO A CUPERLO - D’Alema inoltre ha messo in guardia il giovane sindaco di Firenze nei confronti degli altri candidati alle primarie, in particolare Gianni Cuperlo, l’avversario più temibile per Renzi, con il quale si contenderà la conquista dei vertici del partito: «In quasi tutte le grandi aree urbane ha prevalso Cuperlo, che raccoglie un voto giovanile e un voto maturo di chi pensa che non possiamo diventare un partito che assomigli alla peggiore Democrazia Cristiana. C’è comunque un testa a testa: Renzi non raggiunge il voto della maggioranza assoluta degli iscritti. Forse avrà il 43-44 percento, ma Cuperlo avrà il 42 percento. Questa battaglia congressuale resta aperta e noi combatteremo fino all’ultimo voto».
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Alberto Staiz