Renzi: i 500 euro dal primo agosto come gli 80 euro un anno fa

Renzi

Ieri in diretta a L’arena, il programma in onda su Rai 1 condotto da Massimo Giletti, il presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi parlando della nota sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la rivalutazione di alcune pensioni legata all’aumento dell’inflazione, ha detto: «Se devo essere sincero dico che non sono stato contento, ma dobbiamo difendere le istituzioni rispettandole». Nessuno può entrare nella testa di Renzi, per cui è impossibile dire cosa pensa davvero. Ma è legittimo pensare che forse non sia stato così tanto scontento considerando che grazie a quella sentenza ha l’opportunità di fare un’operazione molto simile a quella fatta prima delle elezioni europee dell’anno scorso.

UN ANNO FA - Cosa promise Renzi prima delle europee di fine maggio 2014? Ottanta euro in più in busta paga a chi aveva uno stipendio inferiore ai 1.500 euro. Il Partito Democratico stravinse le europee ottenendo 11.203.231 voti equivalenti al 40,81%. Cosa ha fatto ieri Renzi due settimane prima delle elezioni regionali? Ha promesso a quattro milioni di italiani di ricevere 500 euro il primo agosto. L’effetto elettorale sarà lo stesso? Solo il tempo potrà dirlo, ma se sarà così, allora Renzi non potrà che costruire con le sue mani un monumento ai giudici della Corte Costituzionale.

RIMBORSO PARZIALE - Si dirà: Renzi non farà un rimborso totale ma parziale. Verissimo. Ma forse non sarà un fattore negativo. Il mondo politico di sinistra che ultimamente critica Renzi per il suo spostamento politico verso il centro infatti potrebbe vedere di buon occhio il fatto che il Governo preferisca aiutare le persone più svantaggiate economicamente. Non è quindi escluso che Renzi riesca a riacciuffare qualche voto da chi altrimenti non sarebbe andato a votare o avrebbe votato una forza più storicamente di sinistra. Inoltre, mentre l’anno scorso Renzi prometteva ai cittadini di dargli soldi in più ai cittadini, questa volta gli promette soldi che sono loro a tutti gli effetti.

C’è però un punto politico che rimane. Il 16 dicembre del 2011 la Camera dei deputati approvò in via definitiva il decreto Salva-Italia che conteneva la norma bocciata dalla Consulta. Soltanto sei deputati dei Pd votarono contro. Perché Renzi non caccia coloro che votarono sì e poi si fecero rieleggere?

Giacomo Cangi

@GiacomoCangi

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